domenica 22 dicembre 2019

The Rainbow Bridge (Il Ponte dell'Arcobaleno)

The Rainbow Bridge (Il Ponte dell'Arcobaleno)

Le tribù degli Indiani d'America si sono tramandati per secoli questa leggenda, dedicata a tutte le persone che soffrono per la morte di un loro caro amico, che sia umano o non umano.

"Lassù nel cielo c'è un luogo chiamato Ponte dell'Arcobaleno. Quando muore un'amico peloso che è stato amato da qualcuno, questi sale su fino al Ponte dell'Arcobaleno, dove ci sono prati e colline a disposizione dei nostri amici, i quali possono correre e giocare assieme. C'è tanto cibo, tanta acqua, c'è tanta luce solare, ed i nostri amici sono al calduccio e a proprio agio. Tutti gli animali che si sono ammalati ritrovano la salute ed il vigore, quelli che sono stati feriti tornano intatti e forti, proprio come ce li ricordiamo quando li sogniamo ricordando i bei giorni passati assieme. Gli animali sono felici e contenti, salvo per una cosa: manca loro qualcuno che è stato veramente speciale per loro, dal quale hanno dovuto separarsi.
Tutti loro corrono e giocano insieme, ma per ognuno di loro arriva un giorno in cui si fermano e guardano lontano all'orizzonte. I loro occhi lucenti sono all'erta, i loro corpi palpitanti. Allora si staccheranno dal gruppo, volando sull'erba verde, con le zampe che li condurranno sempre più velocemente. Vi hanno avvistato, vi hanno riconosciuto. Voi ed il vostro amico del cuore vi ritroverete, per non separarvi mai più. Una pioggia di baci vi ricoprirà il viso, la vostra mano potrà accarezzare di nuovo l'adorata testolina, e potrete guardare di nuovo negli occhi il vostro amico del cuore, che è stato fisicamente lontano da voi ma non è mai stato lontano dal vostro cuore. E allora attraverserete insieme il Ponte dell'Arcobaleno..."
- Autore Ignoto - Traduzione di Dogwelcome dal testo in inglese della leggenda indiana.


(ENG)
"Just this side of heaven is a place called Rainbow Bridge. When an animal dies that has been especially close to someone here, that pet goes to Rainbow Bridge. There are meadows and hills for all of our special friends so they can run and play together. There is plenty of food, water and sunshine, and our friends are warm and comfortable. All the animals who had been ill and old are restored to health and vigor; those who were hurt or maimed are made whole and strong again, just as we remember them in our dreams of days and times gone by. The animals are happy and content, except for one small thing; they each miss someone very special to them, who had to be left behind. They all run and play together, but the day comes when one suddenly stops and looks into the distance. His bright eyes are intent; His eager body quivers. Suddenly he begins to run from the group, flying over the green grass, his legs carrying him faster and faster. You have been spotted, and when you and your special friend finally meet, you cling together in joyous reunion, never to be parted again. The happy kisses rain upon your face; your hands again caress the beloved head, and you look once more into the trusting eyes of your pet, so long gone from your life but never absent from your heart. Then you cross Rainbow Bridge together...."
Author unknown.



C'E' UNA QUESTIONE EUTANASIA PER GLI ANIMALI? Ricordando Zampa

C'E' UNA QUESTIONE EUTANASIA PER GLI ANIMALI?

L'interrogativo e' posto, in particolare, per chi e' costretto a prendere una decisione nel momento in cui si deve separare dal fedele amico a quattro zampe. Quella del distacco dall'animale domestico e' infatti un'esperienza dolorosa che coinvolge milioni di italiani che hanno scelto, il più delle volte, un cane o un gatto come componente della famiglia. Una riflessione, ossia un approccio laico alla questione, e' venuta da un veterinario, Stefano Cattinelli, che ha voluto mettere nero su bianco le sue esperienze di medico, per aiutare i colleghi ma anche i compagni di Fido e Fuffi a decidere che cosa fare quando ormai il destino dei piccoli amici è irrimediabilmente segnato, sia per malattia, sia per vecchiaia.
Della condizione animale e del loro benessere si occupa anche il mondo religioso. E tra i due approcci, quello laico e quello religioso, emerge un comune denominatore: evitare l'accanimento terapeutico. ''Per noi cristiani le creature nascono per mano di Dio e vanno rispettate in quanto creature'' spiega padre Maurizio Giannotti, ordinario di bioetica all'Accademia Alfonsiana di Roma. ''L'orientamento generale è quello di tenere conto del dolore dell'animale: nessuna creatura esiste per la sofferenza - afferma padre Giannotti - ma quando le terapie sono costose e impegnative, oppure si prolungano per troppo tempo, l'animale deve essere sacrificato. Bisogna chiedersi: il nostro è un amore vero o una proiezione egoistica?'' La stessa domanda che si è posto molte volte, nell'esercitare la sua professione Stefano Cattinelli, veterinario, che ha voluto scrivere il libro “Amici fino in fondo” per raccontare le sue esperienze. ''Quella della morte è un'esperienza devastante nel rapporto fra uomo e animale - spiega Cattinelli - ma il veterinario in questo caso può svolgere il ruolo di congiunzione fra i due''. Un ruolo non facile.
Secondo padre Giannotti bisogna stare attenti alla mentalità dell'usa e getta: ''Una vita ha valore indipendentemente dai nostri bisogni - afferma il francescano - e un animale non è un “oggetto da consumare”. Gli animali spesso sono sfruttati dall'uomo per scaricare emotività, ma questi grandi amici vanno anche rispettati''. Secondo Cattinelli ormai, ci sarebbe una certa tendenza alla “puntura facile”, mentre ce ne sarebbe veramente bisogno in un numero ridotto di casi. L'idea è quella di attendere il corso naturale della vita dell'animale e non accanirsi, anche ricorrendo a metodi alternativi come i fiori di Bach.
Questo costituirebbe un modo per elaborare meglio il lutto, che non dovrebbe essere caricato di significati che non ha: ''Se l'animale riempie altri vuoti emozionali - afferma il veterinario - come quello di un partner o di una famiglia che non c'è, oltre al vuoto dell'animale alla sua morte si aggiungerà anche quello che gli abbiamo chiesto di riempire''. Spesso infatti è l'uomo a voler proiettare sull'animale i suoi bisogni affettivi.
Quella di non prolungare penosamente l'esistenza è la posizione di padre Giannotti, che ricorda come ''dal punto di vista della bioetica personalista noi riteniamo che la vita della persona abbia una valenza di assolutezza rispetto alla vita animale. Questo non vuol dire - spiega il francescano - che il dolore dell'animale sia trascurabile, è un dolore di cui tenere conto. Se non puoi alleviarlo dobbiamo arrenderci e lasciarlo morire, anche dando una morte dolce''.


sabato 13 luglio 2019

Una triste colonna sonora di vita e di un naufragio: "Io Ti Prego Di Ascoltare"



Riccardo Fogli Io ti prego di ascoltare Sanremo 1991

Era il 1991.. questa canzone era la colonna sonora della fine della mia storia con lei, dopo 18 anni. Il naufragare fu inevitabile. Ricordo molto bene, quindi, (dato che feci l'impossibile per evitare il naufragio, perfino chiedendo l'intervento di un prete, carismatico amico di famiglia, con inutile esito.... quando ci sono di mezzo figli piccoli si deve far di tutto), ricordo molto bene questa canzone del grande Riccardo Fogli ex dei Pooh. Bellissima e struggente. Indimenticabile.. per me ancora di più. Cantare dal vivo come fa lui qui poi.. non è da tutti.


Io ti prego di ascoltare

Io ti prego di ascoltare
quello che dirò
sono sempre stato in viaggio ormai
non penso che ti incontrerò
ti credevo nel mio cuore
e non credo più
qualche volta mi è sembrato di sfiorarti
ma non eri tu

Io ti prego di ascoltare
non andare via
io continuo a dubitare non so più
qual’è la strada mia
cosa è bene e cosa è male
quasi non so più

tanto sembra tutto uguale in questo mondo
se non ci sei tu

Quell’amore più forte di tutte le nostre
infedeltà
quell’abbraccio purissimo
che come sempre mi salverà
perché tutto sai sta morendo in me
senza te

Io ti prego di ascoltare
sono triste sai
non mi piace la mia vita
questa vita che non cambia mai
dimmi cosa devo fare

o non fare più
né volare né affondare hanno senso
se non ci sei tu

Quell’amore più forte di tutte le nostre
infedeltà
quell’abbraccio purissimo
che come sempre mi salverà
perché tutto sai sta morendo in me
senza te
Io ti prego di ascoltare
tu dovunque sei
ti ho cercato in ogni modo
vedi non mi sono arreso mai
non lasciarmi naufragare
non fuggirmi più
quella luce che ora vedo
in lontananza dimmi che sei tu.


sabato 23 febbraio 2019

A SANSCEMO YOUNG in testa la bambolina. Eliminata la talentuosa bella siciliana Clara Palmeri!



23/02/2019 - Grazie ugualmente AMICI... quei pochi ma buoni che si sono uniti a me per sostenere l'avventura a SANSCEMO YOUNG di Clara Palmeri​! Lei ci credeva.. o, almeno sperava, in qualcosa in più. Ma, come spesso accade in quell'ambiente, la logica va a farsi friggere. Proprio come è successo tra i BIG!

Claretta! NON TI VOGLIAMO VEDERE PIANGERE! Oppure considera il tuo pianto una esternazione del tuo dispiacere nel lasciare gli amici e dovere tornartene nella tua magnifica Marsala! Per il resto, credimi, non ne vale proprio la pena. Quando ti ho visto alla fine, ad andare a finire nel ballottaggio con quel ragazzo, ho capito che la tua esclusione era segnata! Ma non perché ritenevo lui più degno di te!

Abbraccione, comprendente pure la mamma Marianna Costantino., con questo mio collage creato per l'occasione. Ciaooo stellina! <3 :)


Mia recensione:

"ieri sera sulla maledetta, estorsiva RAI e il suo criminale sistema di TELEVOTO, ho assistito ad una roba da incubo, verso giovanissimi cantanti in erba... umiliati, mortificati, sfruttati, illusi e chi più ne ha più ne metta. "SANSCEMO YOUNG" prolungamento di "TI LASCIO UNA CANZONE" (TLUC), condotto dalla solita "attrice" Clerici.

Che pena, poveri ragazzi (anche se sanno i rischi che corrono).


Io normalmente non guardo mai la dea TV (l'ho lanciata fuori dalla finestra tempo fa), ma ho fatto un eccezione, a casa di amici, per seguire una giovane che seguo dai tempi di TLUC: Clara Palmeri.. bravissima ma usata "usa e getta".. e, come lei, tanti altri, praticamente tutti, meno quello scelto e già programmato per la vittoria finale... che io immagino già chi è.

Vanno lentamente, procedono adagio quelli della RAI di Stato (già, quale Stato?).. per incrementare le casse RAI col famigerato TELEVOTO.. Non hanno fretta loro." :(


Un'immagine di Clara Palmeri assieme al giovane 15enne Luigi Cascio che, dopo essere stato illuso di essere sul punto di passare il turno, improvvisamente si è visto notificare l'eliminazione, che lo ha lasciato letteralmente di stucco! Macellato praticamente.... ma con illusione psicologica del genere: "dalle stelle alle stalle". Puro sadismo.. Sigh!

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ECCO LA CRONACA DELLA TRASMISSIONE DEL 22 FEBBRAIO 2019:Luigi Cascio e Clara Palmeri eliminati da Sanremo Young: la classifica completa
ByAntonella Latilla

Prime eliminazioni a Sanremo Young 2019. A fine seconda puntata sono stati eliminati due concorrenti: Luigi Cascio e Clara Palmeri. Il primo si è esibito nel corso della serata con Bianca Atzei mentre la seconda con Mietta. I due si sono piazzati alle posizioni più basse della classifica (risultato del punteggio del televoto e della giuria) insieme a Kimono e Eden e sono stati poi definitivamente eliminati da Luca e Paola, presenti nel programma in qualità di giudici supremi. Ma in che modo Luigi e Clara sono stati eliminati?

La classifica è stata la seguente:

1. Giovanna Camastra
2. Giuseppe Ciccarese
3. Beatrice Zoco
4. Tecla Insolia
5. Antonio Vaglica
6. Maxi Urban
7. Luigi Cascio
8. Kimono
9. Eden
10. Clara Palmeri

Clara Palmeri è stata votata dall’orchestra ma non è bastato.
Dopo aver ottenuto l’ultimo posto in classifica, (incredibile ma vero) Clara Palmeri ha ricevuto il voto del direttore dell’orchestra (ipocrisia allo stato puro), che ogni sera può assegnare un punto al concorrente considerato più meritevole. Questo vantaggio non è servito più di tanto alla ragazza, che salendo dal decimo al nono posto è rimasta (anche per forza.. ipocrisia?) sempre nella zona più bassa della classifica. 
A fine serata Luca e Paolo (i due comici) hanno salvato solo due ragazzi: la scelta è ricaduta su Kimono e Eden.. eliminando anche in modo sadico e spettacolare i malcapitati ragazzini Luigi Cascio e Clara Palmeri.

Sanremo Young:
Da segnalare che Giovanna Camastra – prima al televoto – è stata la concorrente di Sanremo Young più votata anche su Instagram. La quindicenne (QUI NEL TITOLO ESPRESSA COME "LA BAMBOLINA") ha cantato Ti innamorerai in duetto con Marco Masini (il già quotato vincente per questo genere di votazioni).

domenica 17 febbraio 2019

Riccione. Scomparso ufficiale, maresciallo dell’aeronautica di Miramare di Rimini, che tanto ha fatto per il suo Stormo, ELISEO RICCI! Ciao guerriero!


Tratto dal mio facebook:

Riccione, oggi, 28 aprile 2017, 
è avvenuto il funerale di uno degli eroi della Patria nella seconda guerra mondiale.. un aviatore.. maresciallo dell'aeronautica, scomparso proprio il 25 aprile scorso!. 
Il suo nome Eliseo Ricci, riccionese, anche se di origini di San Benedetto del Tronto. Si sono stretti attorno a lui, per l'estremo saluto, la famiglia e parenti con tutti gli amici più cari, me compreso. Nonostante la grande umiltà di Eliseo, hanno fatto onore al feretro, portandolo in spalla, un picchetto d'onore dell'Aeronautica militare in alta uniforme. 

Posso dire: "Io c'ero!"... E sembrava scherzassi quando dicevo "qui ci vorrebbero anche le "Frecce Tricolori" perché considerando il suo glorioso passato, Eliseo Ricci lo avrebbe meritato. 
Ed è per questo che ho voluto creare e che pubblico, questa immagine in suo onore come saluto! Una immagine incontrata per caso, una immagine anomala con un aereo fuori stormo senza alcuna scia! Mi piace immaginare che su quell'aereo ci sia il pilota comandante Eliseo Ricci, combattente e reduce della seconda guerra mondiale! CON LA SCORTA DELLE FRECCE TRICOLORI! 

Vai Eliseo! Vola beato, guarito e giovane nella luce e nell'azzurro sterminato! Ti hanno recitato "l'ETERNO RIPOSO".. io, essendo contrario, invece dico: "riposa un po' e poi vola felice nella grandezza dell'universo coi suoi Dei. Non smetteremo mai di volerti bene. Già ci manchi!" ... 

Peccato che la città di Riccione non abbia dato alcun tributo.. ma capiamo, considerato i tempi di caos che la città sta attraversando.
Un forte abbraccio.. di nuovo, alla famiglia. 

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MIO articolo su 5° Stormo dell’Aeronautica a Rimini - RIMINI SPARITA:

Riccione, 28 aprile 2017. 
Si è svolto oggi, presso la chiesa “S. Angeli Custodi” il funerale dell’ufficiale, maresciallo dell’aeronautica di Miramare di Rimini in pensione, che tanto ha fatto per il suo Stormo, ELISEO RICCI. Si è spento all’età di 97 anni, proprio il giorno 25 aprile scorso. Era nato a Monteprandone il 25-12-1920. 
Un eroe che ha combattuto durante la seconda guerra mondiale sul suo aereo contro Rommel, nel deserto. Un emozionante tributo con tutti gli onori è stato dato da un PICCHETTO D’ONORE dell’aeronautica di Cervia giunto sul posto, militari che hanno trasportato il feretro a spalla e vegliato per tutta la durata della messa, in piedi, quasi sull’attenti, attorno alla bara, davanti all’altare. 
La salma è stata inumata presso il cimitero Nuovo nel comune di Riccione, accanto alla tomba del figlio Ermanno scomparso nel 2011. 
Numerosi gli amici presenti. Si è sentita la mancanza del Comune di Riccione, ma considerando il caos attuale nel quale si trova attualmente, non si poteva aspettarsi nulla.
Eliseo Ricci lascia la moglie Vanda, figli, generi, nuora e nipoti con tantissimi amici che lo amavano, e lo amano ancora, per il suo grande cuore e simpatia. 
Ci mancherà. 
Sincere condoglianze alla famiglia con forte abbraccio.
(Giuliano Gil Brezza)





sabato 6 ottobre 2018

IL VILE “SCIENTISMO” DEGLI ARROGANTI SERVI DEL POTERE (il grande Rol)


GUSTAVO ADOLFO ROL: il GRANDE!

Distruggere i sogni, distruggere la fantasia, distruggere l'immaginario e immaginazione, non far pensare oltre gli schemi, alienare la felicità di un momento magico... vero.. non vero.. chi può dirlo... certamente certi uomini travalicano il normale... altri vorrebbero che tutti fossero freddi insensibili senza sogni.. perché sognare libera l'uomo dalle sue carene che il sistema gli imprime per essere conforme alla massa.. qui di seguito uno stralcio di un pensiero affidato ai posteri, da parte di un uomo che al di là se era vero o non vero ha fatto sognare un intera generazione con la sua forza interiore... a differenza di altri che sono alla ribalta con trasmissioni che hanno la loro notorietà grazie al mainstream.. a voi il giudizio..

IL VILE “SCIENTISMO” DEGLI ARROGANTI SERVI DEL POTERE

Uno degli argomenti che mi avete suggerito di trattare qui riguarda la propaganda cosiddetta “scientifica” ad opera di Piero Angela & figlio.
Ricordo con amarezza e delusione uno dei programmi televisivi che rese famoso Angela padre e che guardavo da ragazzino: “Viaggio nel mondo del paranormale - Indagine sulla parapsicologia”, poi divenuto un libro (I edizione, Garzanti, maggio 1978).
In quella trasmissione egli rivelò tutta la sua stolida saccenza (stolido: che ha o dimostra mancanza d’intelligenza, di prontezza, d’intuito e disprezzo assoluto (camuffato in modi apparentemente garbati) per screditare l’intero mondo dei fenomeni “inspiegabili” ed i loro protagonisti, come fece per tutta la vita istituendo anche, insieme ai suoi pari, l’esecrabile CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze).
Mi limito ora a riportare uno scritto da parte di un testimone agli incontri di Gustavo Rol, uno dei più grandi sensitivi del ‘900, uomo umilissimo e dal grande cuore che aiutò, senza mai pretendere nulla in cambio, un numero incredibile di persone con le sue doti straordinarie…


... Mi aveva raccontato dell’inaspettato e durissimo attacco sferratogli anni prima da Piero Angela e delle successive polemiche alimentate da articoli e lettere pubblicati su "La Stampa" di Torino. Era amareggiato perché non riusciva a capacitarsi dell’acredine che il giornalista televisivo nutriva verso di lui e dell’accanimento con cui cercava di distruggere la sua immagine, deformando verità e fatti.
“E dire” – mi confessò – “che fu proprio Angela a cercarmi attraverso comuni amici, chiedendomi di incontrarlo. In verità, io non incontro volentieri i giornalisti, ma con lui feci un’eccezione e sbagliai. Lo incontrai due volte in presenza di amici (ndr. buoni testimoni di quanto accadde), e feci alcuni dei miei soliti esperimenti che parve apprezzare. Mi era sembrato una persona seria, a modo e persino intelligente, poi i fatti mi fecero ricredere. Può immaginare il mio stupore quando, qualche tempo dopo, mi trovai citato in un libro che aveva nel frattempo scritto per dissacrare la parapsicologia e chi la praticava. Ero indignato! Riferendo degli incontri avuti con me, Angela ironizzava ferocemente sugli esperimenti che avevo fatto e che lui definiva giochetti ingenui e ridicoli che qualsiasi prestigiatore da quattro soldi era in grado di fare. Anche le prove di lettura di un libro chiuso e di materializzazione di un dipinto erano presentati come trucchi da baraccone, sui quali era opportuno stendere un cortese velo di silenzio.
Ora, lei capisce che questo non è un comportamento corretto. Se aveva qualcosa da dirmi, o se pensava che i miei esperimenti fossero trucchi, avrebbe dovuto dirmelo lì, sul momento, affinché io potessi replicare e dimostrargli che non era così, e non invece plaudire come hanno fatto tutti, per poi ribaltare verità e fatti. Chi si atteggia, come fa lui, a uomo di studio deve essere onesto, leale e soprattutto obiettivo perché altrimenti tutto ciò che fa o che dice non è "scienza", ma soltanto "manipolazione". In seguito, per giustificare in qualche modo il suo proditorio attacco, sentenziò che avrei dovuto farmi controllare da lui o da qualche suo tirapiedi, in grado di appurare la genuinità dei miei esperimenti. Ora, con quale animo avrei potuto sottopormi ai controlli di chi aveva già dichiarato al mondo intero che ero un impostore? Quali risultati avrei ottenuto? Avrebbe ritrattato le sue affermazioni? Certamente no.
Ma, le dico di più: com’era possibile che scienziati di fama mondiale (ndr.Einstein, Fermi…), medici (Gavosto, Dogliotti, Mensi…), letterati (Buzzati, Pitigrilli, Bevilacqua, Temolo…), artisti (Fellini, Gassman, Zeffirelli…), giornalisti (Casalegno, Lugli, Allegri…), capi di Stato e di governo (De Grulle, Kennedy, Saragat, Fanfani…) industriali (Valletta, Agnelli, De Benedetti…) religiosi, filosofi e militari, più uno stuolo di altre persone di ogni cultura, ceto e Paese che hanno assistito in più di mezzo secolo ai miei esperimenti, com’era possibile che tutti fossero stati ingannati da me? Eh sì, per Angela invece era proprio così, perché diceva che erano tutti incompetenti in trucchi, mentre lui, bravo e perspicace, aveva subito capito tutto e non si era fatto imbrogliare. Che aggiungere! Una personcina proprio a modo, obiettiva e per nulla presuntuosa. E io avrei dovuto confrontarmi con uno così?
Uno studioso, un vero uomo di scienza, quando non è in grado di dare una spiegazione razionale a certi fenomeni, riconosce in tutta onestà i suoi limiti e non si ostina a negarne l’evidenza, ribaltando verità e fatti. Meglio, dunque, rimanere ignorato da una scienza che si comporta così e che, non essendo in grado di comprendermi, mi oltraggia facendomi sfidare da un prestidigitatore (il mago Silvan) piuttosto che venir meno a quei principi cui mi sono sempre ispirato e che sono il fondamento stesso della mia vita.
Caro Blancato, ormai non posso più fare nulla per far capire a questa "scienza scettica" che oltre alla materia esiste anche lo "spirito", e che è proprio questo spirito – che è in tutti noi e che io intuisco appena appena – a farmi fare, a suo comando, tutte quelle cose che sbalordiscono e che invece qualcuno ha reputato trucchetti ridicoli. Io avevo dischiuso una porta alla scienza e Piero Angela l’ha chiusa. La sua arrogante piccineria non bloccherà il cammino dell’umanità verso lo spirito, ma certamente lo ritarderà di diversi anni. Aveva una porta aperta e l’ha chiusa a se stesso e al mondo intero. Ed è proprio questa la colpa che non gli perdonerò mai. Io andrò via da qui prima di lui e da lassù lo aspetterò col dito puntato per ricordargli il danno che ha causato con la sua vanitosa e cieca presunzione. Un giorno non lontano saremo tutti chiamati a rispondere delle nostre azioni e lui dovrà rendere conto, tra le altre cose, anche di questo.”

Mi sono più volte chiesto perché mai Rol mi avesse raccontato questa sua dolorosa esperienza. Aveva moltissimi e potenti amici, mentre io ero una conoscenza ininfluente dell’ultima ora. Che cosa pensare? Il suo era stato soltanto uno sfogo o che altro? Forse sapeva già che, a differenza di tante altre persone cui aveva aperto il suo cuore, io ne avrei fatto tesoro e ne avrei parlato per difendere la sua onestà e la sua memoria. Ho vissuto empaticamente con lui l’amarezza di quei giorni e, vedendo il tormento che provava, ho contratto in cuor mio un debito morale che ora, a undici anni di distanza dalla sua scomparsa, sto finalmente iniziando a onorare...

Un buon documentario sul grande Rol:










Libro Con Cd Gustavo Adolfo Rol Il Grande Precursore - Giuditta Dembech


Il libro narra le situazioni, approfondisce i concetti, spiega quelli che sono i retroscena, lo svolgersi degli eventi e delle interviste. Approfondisce e rende comprensibili i dettagli di ciò che il CD permette di ascoltare dalla viva voce di Rol. Libro e CD, insieme, sono la più importante, autentica testimonianza di Rol per le generazioni future. Rol ha scelto il titolo, la copertina e anche la persona amica a cui affidare l'incarico di registrare e raccontare. In piena serenità ha chiarito il suo pensiero, le sue speranze, il rammarico per l'incomprensione della scienza... Altri hanno raccontato esperimenti e cronache, ma Rol desiderava che si scrivesse esattamente quanto leggerete nel libro e ascolterete dalla sua voce, in 74 minuti di parlato. Giuditta Dembech, giornalista e scrittrice di successo, gli è stata amica per oltre vent'anni. Ha reso testimonianza soltanto di ciò a cui ha realmente assistito ed ha ascoltato direttamente da lui. Non tutto il materiale audio è stato pubblicato: molte ore di registrazione contengono nomi e situazioni che per ora non vano divulgati, ma sono là, ben custodite sui nastri originali...



mercoledì 3 ottobre 2018

Un giovanissimo Marco Pantani ("bene in salita") da Cesenatico!


"E questi??!?... Chi sono sti fighetti!!?!?" 
"Ueh Patacca... Dove vai con quello schifo di bici! Nasconditi!"

Un giovanissimo adolescente Marco Pantani da Cesenatico!  (tratto da una fiction) 

"E questi??!?... Chi sono sti fighetti!!?!?" - "Ueh Patacca... Dove vai con quello schifo di bici! Nasconditi!".... "Ah! Questo schifo di bici?! .. Te lo faccio vedere io adesso!!" - "Non ho mai vèst uno andé acsì fort" (non ho mai visto uno andare così forte). - "PANTANI MARCO, BENE IN SALITA" !

(tratto da una fiction) Con questo video, rischi di diventare come un tossico dipendente: più lo guardi e più torni a guardarlo! Troppo forte! Tranne il finale: io, fossi stato nel coach, per tornare a Cesenatico da Misano, gli avrei dato un passaggio sul pulmino con gli altri.

Un giovanissimo Marco Pantani (in primo piano a sinistra)