sabato 6 ottobre 2018

IL VILE “SCIENTISMO” DEGLI ARROGANTI SERVI DEL POTERE (il grande Rol)


GUSTAVO ADOLFO ROL: il GRANDE!

Distruggere i sogni, distruggere la fantasia, distruggere l'immaginario e immaginazione, non far pensare oltre gli schemi, alienare la felicità di un momento magico... vero.. non vero.. chi può dirlo... certamente certi uomini travalicano il normale... altri vorrebbero che tutti fossero freddi insensibili senza sogni.. perché sognare libera l'uomo dalle sue carene che il sistema gli imprime per essere conforme alla massa.. qui di seguito uno stralcio di un pensiero affidato ai posteri, da parte di un uomo che al di là se era vero o non vero ha fatto sognare un intera generazione con la sua forza interiore... a differenza di altri che sono alla ribalta con trasmissioni che hanno la loro notorietà grazie al mainstream.. a voi il giudizio..

IL VILE “SCIENTISMO” DEGLI ARROGANTI SERVI DEL POTERE

Uno degli argomenti che mi avete suggerito di trattare qui riguarda la propaganda cosiddetta “scientifica” ad opera di Piero Angela & figlio.
Ricordo con amarezza e delusione uno dei programmi televisivi che rese famoso Angela padre e che guardavo da ragazzino: “Viaggio nel mondo del paranormale - Indagine sulla parapsicologia”, poi divenuto un libro (I edizione, Garzanti, maggio 1978).
In quella trasmissione egli rivelò tutta la sua stolida saccenza (stolido: che ha o dimostra mancanza d’intelligenza, di prontezza, d’intuito e disprezzo assoluto (camuffato in modi apparentemente garbati) per screditare l’intero mondo dei fenomeni “inspiegabili” ed i loro protagonisti, come fece per tutta la vita istituendo anche, insieme ai suoi pari, l’esecrabile CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze).
Mi limito ora a riportare uno scritto da parte di un testimone agli incontri di Gustavo Rol, uno dei più grandi sensitivi del ‘900, uomo umilissimo e dal grande cuore che aiutò, senza mai pretendere nulla in cambio, un numero incredibile di persone con le sue doti straordinarie…


... Mi aveva raccontato dell’inaspettato e durissimo attacco sferratogli anni prima da Piero Angela e delle successive polemiche alimentate da articoli e lettere pubblicati su "La Stampa" di Torino. Era amareggiato perché non riusciva a capacitarsi dell’acredine che il giornalista televisivo nutriva verso di lui e dell’accanimento con cui cercava di distruggere la sua immagine, deformando verità e fatti.
“E dire” – mi confessò – “che fu proprio Angela a cercarmi attraverso comuni amici, chiedendomi di incontrarlo. In verità, io non incontro volentieri i giornalisti, ma con lui feci un’eccezione e sbagliai. Lo incontrai due volte in presenza di amici (ndr. buoni testimoni di quanto accadde), e feci alcuni dei miei soliti esperimenti che parve apprezzare. Mi era sembrato una persona seria, a modo e persino intelligente, poi i fatti mi fecero ricredere. Può immaginare il mio stupore quando, qualche tempo dopo, mi trovai citato in un libro che aveva nel frattempo scritto per dissacrare la parapsicologia e chi la praticava. Ero indignato! Riferendo degli incontri avuti con me, Angela ironizzava ferocemente sugli esperimenti che avevo fatto e che lui definiva giochetti ingenui e ridicoli che qualsiasi prestigiatore da quattro soldi era in grado di fare. Anche le prove di lettura di un libro chiuso e di materializzazione di un dipinto erano presentati come trucchi da baraccone, sui quali era opportuno stendere un cortese velo di silenzio.
Ora, lei capisce che questo non è un comportamento corretto. Se aveva qualcosa da dirmi, o se pensava che i miei esperimenti fossero trucchi, avrebbe dovuto dirmelo lì, sul momento, affinché io potessi replicare e dimostrargli che non era così, e non invece plaudire come hanno fatto tutti, per poi ribaltare verità e fatti. Chi si atteggia, come fa lui, a uomo di studio deve essere onesto, leale e soprattutto obiettivo perché altrimenti tutto ciò che fa o che dice non è "scienza", ma soltanto "manipolazione". In seguito, per giustificare in qualche modo il suo proditorio attacco, sentenziò che avrei dovuto farmi controllare da lui o da qualche suo tirapiedi, in grado di appurare la genuinità dei miei esperimenti. Ora, con quale animo avrei potuto sottopormi ai controlli di chi aveva già dichiarato al mondo intero che ero un impostore? Quali risultati avrei ottenuto? Avrebbe ritrattato le sue affermazioni? Certamente no.
Ma, le dico di più: com’era possibile che scienziati di fama mondiale (ndr.Einstein, Fermi…), medici (Gavosto, Dogliotti, Mensi…), letterati (Buzzati, Pitigrilli, Bevilacqua, Temolo…), artisti (Fellini, Gassman, Zeffirelli…), giornalisti (Casalegno, Lugli, Allegri…), capi di Stato e di governo (De Grulle, Kennedy, Saragat, Fanfani…) industriali (Valletta, Agnelli, De Benedetti…) religiosi, filosofi e militari, più uno stuolo di altre persone di ogni cultura, ceto e Paese che hanno assistito in più di mezzo secolo ai miei esperimenti, com’era possibile che tutti fossero stati ingannati da me? Eh sì, per Angela invece era proprio così, perché diceva che erano tutti incompetenti in trucchi, mentre lui, bravo e perspicace, aveva subito capito tutto e non si era fatto imbrogliare. Che aggiungere! Una personcina proprio a modo, obiettiva e per nulla presuntuosa. E io avrei dovuto confrontarmi con uno così?
Uno studioso, un vero uomo di scienza, quando non è in grado di dare una spiegazione razionale a certi fenomeni, riconosce in tutta onestà i suoi limiti e non si ostina a negarne l’evidenza, ribaltando verità e fatti. Meglio, dunque, rimanere ignorato da una scienza che si comporta così e che, non essendo in grado di comprendermi, mi oltraggia facendomi sfidare da un prestidigitatore (il mago Silvan) piuttosto che venir meno a quei principi cui mi sono sempre ispirato e che sono il fondamento stesso della mia vita.
Caro Blancato, ormai non posso più fare nulla per far capire a questa "scienza scettica" che oltre alla materia esiste anche lo "spirito", e che è proprio questo spirito – che è in tutti noi e che io intuisco appena appena – a farmi fare, a suo comando, tutte quelle cose che sbalordiscono e che invece qualcuno ha reputato trucchetti ridicoli. Io avevo dischiuso una porta alla scienza e Piero Angela l’ha chiusa. La sua arrogante piccineria non bloccherà il cammino dell’umanità verso lo spirito, ma certamente lo ritarderà di diversi anni. Aveva una porta aperta e l’ha chiusa a se stesso e al mondo intero. Ed è proprio questa la colpa che non gli perdonerò mai. Io andrò via da qui prima di lui e da lassù lo aspetterò col dito puntato per ricordargli il danno che ha causato con la sua vanitosa e cieca presunzione. Un giorno non lontano saremo tutti chiamati a rispondere delle nostre azioni e lui dovrà rendere conto, tra le altre cose, anche di questo.”

Mi sono più volte chiesto perché mai Rol mi avesse raccontato questa sua dolorosa esperienza. Aveva moltissimi e potenti amici, mentre io ero una conoscenza ininfluente dell’ultima ora. Che cosa pensare? Il suo era stato soltanto uno sfogo o che altro? Forse sapeva già che, a differenza di tante altre persone cui aveva aperto il suo cuore, io ne avrei fatto tesoro e ne avrei parlato per difendere la sua onestà e la sua memoria. Ho vissuto empaticamente con lui l’amarezza di quei giorni e, vedendo il tormento che provava, ho contratto in cuor mio un debito morale che ora, a undici anni di distanza dalla sua scomparsa, sto finalmente iniziando a onorare...

Un buon documentario sul grande Rol:










Libro Con Cd Gustavo Adolfo Rol Il Grande Precursore - Giuditta Dembech


Il libro narra le situazioni, approfondisce i concetti, spiega quelli che sono i retroscena, lo svolgersi degli eventi e delle interviste. Approfondisce e rende comprensibili i dettagli di ciò che il CD permette di ascoltare dalla viva voce di Rol. Libro e CD, insieme, sono la più importante, autentica testimonianza di Rol per le generazioni future. Rol ha scelto il titolo, la copertina e anche la persona amica a cui affidare l'incarico di registrare e raccontare. In piena serenità ha chiarito il suo pensiero, le sue speranze, il rammarico per l'incomprensione della scienza... Altri hanno raccontato esperimenti e cronache, ma Rol desiderava che si scrivesse esattamente quanto leggerete nel libro e ascolterete dalla sua voce, in 74 minuti di parlato. Giuditta Dembech, giornalista e scrittrice di successo, gli è stata amica per oltre vent'anni. Ha reso testimonianza soltanto di ciò a cui ha realmente assistito ed ha ascoltato direttamente da lui. Non tutto il materiale audio è stato pubblicato: molte ore di registrazione contengono nomi e situazioni che per ora non vano divulgati, ma sono là, ben custodite sui nastri originali...



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