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sabato 13 luglio 2019

Una triste colonna sonora di vita e di un naufragio: "Io Ti Prego Di Ascoltare"



Riccardo Fogli Io ti prego di ascoltare Sanremo 1991

Era il 1991.. questa canzone era la colonna sonora della fine della mia storia con lei, dopo 18 anni. Il naufragare fu inevitabile. Ricordo molto bene, quindi, (dato che feci l'impossibile per evitare il naufragio, perfino chiedendo l'intervento di un prete, carismatico amico di famiglia, con inutile esito.... quando ci sono di mezzo figli piccoli si deve far di tutto), ricordo molto bene questa canzone del grande Riccardo Fogli ex dei Pooh. Bellissima e struggente. Indimenticabile.. per me ancora di più. Cantare dal vivo come fa lui qui poi.. non è da tutti.


Io ti prego di ascoltare

Io ti prego di ascoltare
quello che dirò
sono sempre stato in viaggio ormai
non penso che ti incontrerò
ti credevo nel mio cuore
e non credo più
qualche volta mi è sembrato di sfiorarti
ma non eri tu

Io ti prego di ascoltare
non andare via
io continuo a dubitare non so più
qual’è la strada mia
cosa è bene e cosa è male
quasi non so più

tanto sembra tutto uguale in questo mondo
se non ci sei tu

Quell’amore più forte di tutte le nostre
infedeltà
quell’abbraccio purissimo
che come sempre mi salverà
perché tutto sai sta morendo in me
senza te

Io ti prego di ascoltare
sono triste sai
non mi piace la mia vita
questa vita che non cambia mai
dimmi cosa devo fare

o non fare più
né volare né affondare hanno senso
se non ci sei tu

Quell’amore più forte di tutte le nostre
infedeltà
quell’abbraccio purissimo
che come sempre mi salverà
perché tutto sai sta morendo in me
senza te
Io ti prego di ascoltare
tu dovunque sei
ti ho cercato in ogni modo
vedi non mi sono arreso mai
non lasciarmi naufragare
non fuggirmi più
quella luce che ora vedo
in lontananza dimmi che sei tu.


sabato 11 febbraio 2017

Un salto indietro nel tempo: anni 60, 70 e 80 !

Il miglior video-mix degli anni 70 e 80 in tutti i suoi aspetti e colori: la musica, il cinema, la televisione, lo sport, i personaggi, gli eventi, i giochi e le abitudini per ricordare e rivivere quei mitici anni.
Un emozionante video di Stefano Barbieri, ricco di bellissime immagini, alcune anche inedite, dedicato a chi ha vissuto quegli anni e a far percepire alle nuove generazioni quanto sono stati semplici e belli.




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Riccione 1985

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film girato a Riccione: L'OMBRELLONE (1965)
Riccione, com'era nel boom del turismo anni '60 !
Con uno scorcio sul molo di Rimini.



domenica 14 febbraio 2016

Dean Ford (ex voce Marmalade) "Reflections of My Life" - by Joe Tansin

Secondo me, e non sono l'unico, il mitico cantante dei MARMALADE, DEAN FORD, è una delle più belle voci di sempre e a livello mondiale! Ancora oggi col suo smalto e grande sensibilità artistica.
Nonostante l'età, ha, da tempo, ripreso la sua attività artistica dimostrando grandissimo talento e umiltà nello stesso momento. Un grande. Auguri e best compliments from Italy, Dean! Per sempre tuoi ammiratori!

IL VIDEO>>>



LYRICS: 
The changing of sunlight to moonlight Reflections of my life Oh, how they fill my eyes
The greetings of people in trouble Reflections of my life Oh, how they fill my eyes
All my sorrow Sad tomorrow Take me back to my old home All my crying (all my crying) Feel I'm dying, dying Take me back to my old home
I'm changing, arranging I'm changing, I'm changing everything Ah, everything around me The world is a bad place A bad place, a terrible place to live Oh, but I don't wanna die
All my sorrow Sad tomorrow Take me back to my old home
All my crying (all my crying) Feel I'm dying, dying Take me back to my old home
All my sorrow (all my sorrow) Sad towmorrow Take me back (take me back) to my old home All my crying (all my crying) Feel I'm dying, dying....
VIDEO: "REFLECTIONS OF MY LIFE" 

THE MARMALADE ~ 1969 - original recording ~ HQ AUDIO


******************* TRADUZIONE ITALIANO *****************

EN: The changing of sunlight to moonlight IT: Il cambiamento di luce solare al chiaro di luna
EN: Reflections of my life IT: Riflessioni della mia vita EN: Oh how they fill my eyes IT: Oh come essi riempire i miei occhi EN: The greetings of people in trouble IT: I saluti di persone in Difficoltà EN: Reflections of my life IT: Riflessioni della mia vita EN: Oh how they fill my eyes IT: Oh come essi riempire i miei occhi EN: All my sorrows IT: Tutti i miei dispiaceri EN: Sad tomorrows IT: Triste domani EN: Take me back to my old home IT: Riportami a casa mia EN: All my crying (all my crying) IT: Tutto il mio pianto (tutto il mio pianto) EN: Feel I'm dying, dying IT: Senti, io sto morendo, morendo EN: I'm changing, arranging,
IT: Sto cambiando, arrangiando, EN: I'm changing, IT: Sto cambiando, EN: I'm changing everything IT: Sto cambiando tutto EN: Ah.. everything around me IT: Ah, tutto intorno a me EN: The world is IT: Il mondo è EN: A bad place IT: Un brutto posto
EN: A bad place IT: Un brutto posto EN: A terrible place to live IT: Un posto terribile per vivere EN: Oh but I don't wanna die ... IT: Oh, ma io non voglio morire...
LP






martedì 19 gennaio 2016

The Eagles: "I wish you peace" (Ti auguro pace) - Sottotitoli ENG


18/01/2016 - Una gradita dedica da parte di una delle persone che tra i miei amici sono le più care: Eva G. - Questa stupenda canzone degli Eagles (le Aquile).

Purtroppo proprio in questo giorno è venuto a mancare Glenn Frey !
In questo gennaio nero per il mondo dello spettacolo e della musica mondiale...
Non ci siamo ancora ripresi dal grande vuoto lasciato da David Bowie che vola via per sempre un’altra stella della galassia rock degli anni Settanta: Glenn Frey... se ne va un altro dei grandi protagonisti degli anni ’70: GLENN FREY, chitarrista e voce classica per eccellenza degli Eagles e anche tastiere e armonica.. uno dei fondatori del gruppo insieme a Don Henley (Voce, Batteria, Guitar), Bernie Leadon (voce, chitarra, banjo, pedal steel, mandolino), Don Felder (voce, chitarra, pedal steel, mandolino, tastiera), Randy Meisner (voce, basso, chitarra, guitarrón) e, in seguito Joe Walsh (Guitar, voce, tastiera) e Timothy B. Schmidt (voce, basso, chitarra), e ancora più tardi Timothy Drury alle tastiere.
«Era come un fratello. Eravamo una famiglia e come in tutte le famiglie ci sono stati dei problemi. Ma il rapporto che abbiamo costruito in 45 anni non si è mai rotto: abbiamo costruito qualcosa che è durato di più di quanto immaginassimo... e quel rapporto è stato Glenn a iniziarlo». Questo è il ricordo commosso del suo “fratellastro”, sopra e fuori dal palco, Don Henley, il batterista con il quale tra una sbronza e una rissa Frey ha sempre mantenuto viva la leggenda degli Eagles. 
Frey era uscito da tempo dal gruppo (che ha avuto un periodo di oblio durato dal 1980 al 1994 prima del ritorno sulle scene) per dedicarsi alla sua maggiore passione dopo la musica, i motori. In Take it easy, il primo singolo che mandò in orbita le “Aquile” c’era già la sintesi di questa sua poetica, a metà tra la vita spericolata di Steve McQueen e lo spirito avventuriero e letterario di quello che per “Rolling Stone” era e rimane «l’Hemingway del rock».
Glenn è stato un virtuoso della chitarra a dodici corde e la sua voce da finto californiano
cantava con orgoglio quell’Hotel California che ha fatto degli Eagles un gruppo cult e un fenomeno commerciale da trenta milioni di copie vendute solo negli Usa. In realtà Frey era nato a Detroit (Michigan). Una giovinezza vissuta on the road, come il suo autore preferito Jack Kerouac, e in California c’era arrivato alla fine dei Sessanta, scappando di casa e dopo essersi guadagnato da vivere con alcune esibizioni live affiancando Bob Seger. Poi una parentesi in duo con J.D. Souther con cui incise i primi dischi, non certo memorabili.
Ma la svolta avvenne sulle rotte del country rock e la sala di incisione in cui suonava per Linda Ronstadt. 

Lì in quello studio avvenne l’incontro con il suo alter ego alla batteria, Don Henley, il bassista Randy Meisner e il polistrumentista Bernie Leadon. Ed ecco che nel 1971 le Aquile erano pronte per spiccare il primo volo, assistiti dalla casa discografica Asylum, una piccola factory in cui si incrociarono le collaborazioni e i destini dei talentuosi Jackson Browne e Tom Waits. 
Tranne l’incompreso concept album Desperado, ogni uscita degli Eagles (Official Web Site) è stata salutata sempre da un successo di critica e soprattutto dalla venerazione del pubblico. Oltre 150 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Il loro Their greatest hits (1971-1975) ha scalato le classifiche e sbancato sul mercato con oltre 42 milioni di copie vendute. 

Cifre record, infatti è il secondo album più acquistato dopo Thriller di Michael Jackson. Ma all’apice del successo Leadon e Meisner lasciarono gli Eagles che accolsero l’ingresso dei nuovi Don Felder, Joe Walsh e Timothy B. Schmidt – l’attuale formazione. Ed è proprio con Felder che, con le anime pulsanti dei primi Eagles Frey e Henley, realizzarono la ballata delle ballate: Hotel California. 

In Memory of Glenn Frey - Eagles: "Hotel California"


Con The long run nel 1979 i primi segnali dell’imminente scioglimento e la fuga di Glenn nei motori e nella composizione di colonne sonore per il cinema. Con The heat is on, colonna sonora del film Beverly Hills Cop – con Eddie Murphy – un altro bagno di successo internazionale, ma certo ben lontano dai cieli cristallini in cui con Frey volarono gli Eagles.

Ecco un suo ricordo-tributo:

Eagles founder Glenn Frey dies at age 67


Glenn Frey, Eagles founder, dies aged 67 , November 6, 1948 – January 18, 2016
Live At The Capital Centre, 1977
Frey met drummer Don Henley in 1970. When Linda Ronstadt needed a backup band for a single gig, she hired Frey, Don Henley, Randy Meisner and Bernie Leadon on the advice of her boyfriend J.D. Souther. Frey and Henley later joined Linda Ronstadt's backup band for her 1971 summer tour. Afterwards, Frey, Henley, Meisner and Leadon formed the Eagles, with Frey playing guitar and keyboards and Henley playing drums.

Desperado - Glenn Frey with Little River Band (1988)

Glenn Frey (The Eagles), Graeham Goble & Wayne Nelson (Little River Band), live at the Sports and Entertainment Centre, Melbourne, Australia, August 12th, 1988

Eagles - Doolin Dalton & Doolin-Dalton/Desperado Reprise (Live)

Armonie come nessun altro! Questi ragazzi hanno scritto della musica grandiosa e impressionante. Il loro suono dal vivo è altrettanto buono come in sala di registrazione. Non si può dire lo stesso riguardo i molti cosiddetti artisti di oggi. Grandi!
"Harmonies like no other. These guys wrote some awesome music. They sound just as good live as recorded. Can't say that for many of the so called artists of today". Great!
Eagles - Glenn Frey !  in Take It Easy (1977)


Karen Starks - 19/01/2016
"We had no idea that all of our great music would be gone someday, did we? We also had no idea that we were young during the greatest time in history to be young because the music was so unbelievably great back then.... We had no idea it would end.... So sad to hear of Glenn Frey's passing. THANK YOU for all the music... You are the soundtrack to our lives..... we can't thank you enough for that."


The Eagles Interview | 20 Minutes | 
'History of The Eagles'
Pubblicato il 08 giu 2014
The Eagles: The highs and lows of one of the most enduring rock groups of all time. In the pantheon of Rock 'n' Roll, few bands have soared as high as The Eagles.
Quite simply, they're one of the most enduring rock groups of all time. Even in our digital era, their signature song Hotel California has been downloaded over one million time .... ....