L'interrogativo e' posto, in particolare, per chi e' costretto a prendere una decisione nel momento in cui si deve separare dal fedele amico a quattro zampe. Quella del distacco dall'animale domestico e' infatti un'esperienza dolorosa che coinvolge milioni di italiani che hanno scelto, il più delle volte, un cane o un gatto come componente della famiglia. Una riflessione, ossia un approccio laico alla questione, e' venuta da un veterinario, Stefano Cattinelli, che ha voluto mettere nero su bianco le sue esperienze di medico, per aiutare i colleghi ma anche i compagni di Fido e Fuffi a decidere che cosa fare quando ormai il destino dei piccoli amici è irrimediabilmente segnato, sia per malattia, sia per vecchiaia.
Della condizione animale e del loro benessere si occupa anche il mondo religioso. E tra i due approcci, quello laico e quello religioso, emerge un comune denominatore: evitare l'accanimento terapeutico. ''Per noi cristiani le creature nascono per mano di Dio e vanno rispettate in quanto creature'' spiega padre Maurizio Giannotti, ordinario di bioetica all'Accademia Alfonsiana di Roma. ''L'orientamento generale è quello di tenere conto del dolore dell'animale: nessuna creatura esiste per la sofferenza - afferma padre Giannotti - ma quando le terapie sono costose e impegnative, oppure si prolungano per troppo tempo, l'animale deve essere sacrificato. Bisogna chiedersi: il nostro è un amore vero o una proiezione egoistica?'' La stessa domanda che si è posto molte volte, nell'esercitare la sua professione Stefano Cattinelli, veterinario, che ha voluto scrivere il libro “Amici fino in fondo” per raccontare le sue esperienze. ''Quella della morte è un'esperienza devastante nel rapporto fra uomo e animale - spiega Cattinelli - ma il veterinario in questo caso può svolgere il ruolo di congiunzione fra i due''. Un ruolo non facile.
Secondo padre Giannotti bisogna stare attenti alla mentalità dell'usa e getta: ''Una vita ha valore indipendentemente dai nostri bisogni - afferma il francescano - e un animale non è un “oggetto da consumare”. Gli animali spesso sono sfruttati dall'uomo per scaricare emotività, ma questi grandi amici vanno anche rispettati''. Secondo Cattinelli ormai, ci sarebbe una certa tendenza alla “puntura facile”, mentre ce ne sarebbe veramente bisogno in un numero ridotto di casi. L'idea è quella di attendere il corso naturale della vita dell'animale e non accanirsi, anche ricorrendo a metodi alternativi come i fiori di Bach.
Questo costituirebbe un modo per elaborare meglio il lutto, che non dovrebbe essere caricato di significati che non ha: ''Se l'animale riempie altri vuoti emozionali - afferma il veterinario - come quello di un partner o di una famiglia che non c'è, oltre al vuoto dell'animale alla sua morte si aggiungerà anche quello che gli abbiamo chiesto di riempire''. Spesso infatti è l'uomo a voler proiettare sull'animale i suoi bisogni affettivi.
Quella di non prolungare penosamente l'esistenza è la posizione di padre Giannotti, che ricorda come ''dal punto di vista della bioetica personalista noi riteniamo che la vita della persona abbia una valenza di assolutezza rispetto alla vita animale. Questo non vuol dire - spiega il francescano - che il dolore dell'animale sia trascurabile, è un dolore di cui tenere conto. Se non puoi alleviarlo dobbiamo arrenderci e lasciarlo morire, anche dando una morte dolce''.
Riccardo Fogli Io ti prego di ascoltare Sanremo 1991
Era il 1991.. questa canzone era la colonna sonora della fine della mia storia con lei, dopo 18 anni. Il naufragare fu inevitabile. Ricordo molto bene, quindi, (dato che feci l'impossibile per evitare il naufragio, perfino chiedendo l'intervento di un prete, carismatico amico di famiglia, con inutile esito.... quando ci sono di mezzo figli piccoli si deve far di tutto), ricordo molto bene questa canzone del grande Riccardo Fogli ex dei Pooh. Bellissima e struggente. Indimenticabile.. per me ancora di più. Cantare dal vivo come fa lui qui poi.. non è da tutti.
Io ti prego di ascoltare
Io ti prego di ascoltare quello che dirò sono sempre stato in viaggio ormai non penso che ti incontrerò ti credevo nel mio cuore e non credo più qualche volta mi è sembrato di sfiorarti ma non eri tu Io ti prego di ascoltare non andare via io continuo a dubitare non so più qual’è la strada mia cosa è bene e cosa è male quasi non so più tanto sembra tutto uguale in questo mondo se non ci sei tu
Quell’amore più forte di tutte le nostre infedeltà quell’abbraccio purissimo che come sempre mi salverà perché tutto sai sta morendo in me senza te Io ti prego di ascoltare sono triste sai non mi piace la mia vita questa vita che non cambia mai dimmi cosa devo fare o non fare più né volare né affondare hanno senso se non ci sei tu
Quell’amore più forte di tutte le nostre infedeltà quell’abbraccio purissimo che come sempre mi salverà perché tutto sai sta morendo in me senza te Io ti prego di ascoltare tu dovunque sei ti ho cercato in ogni modo vedi non mi sono arreso mai non lasciarmi naufragare non fuggirmi più quella luce che ora vedo in lontananza dimmi che sei tu.
23/02/2019 - Grazie ugualmente AMICI... quei pochi ma buoni che si sono uniti a me per sostenere l'avventura a SANSCEMO YOUNG di Clara Palmeri! Lei ci credeva.. o, almeno sperava, in qualcosa in più. Ma, come spesso accade in quell'ambiente, la logica va a farsi friggere. Proprio come è successo tra i BIG!
Claretta! NON TI VOGLIAMO VEDERE PIANGERE! Oppure considera il tuo pianto una esternazione del tuo dispiacere nel lasciare gli amici e dovere tornartene nella tua magnifica Marsala! Per il resto, credimi, non ne vale proprio la pena. Quando ti ho visto alla fine, ad andare a finire nel ballottaggio con quel ragazzo, ho capito che la tua esclusione era segnata! Ma non perché ritenevo lui più degno di te!
Abbraccione, comprendente pure la mamma Marianna Costantino., con questo mio collage creato per l'occasione. Ciaooo stellina! <3 :)
Mia recensione:
"ieri sera sulla maledetta, estorsiva RAI e il suo criminale sistema di TELEVOTO, ho assistito ad una roba da incubo, verso giovanissimi cantanti in erba... umiliati, mortificati, sfruttati, illusi e chi più ne ha più ne metta. "SANSCEMO YOUNG" prolungamento di "TI LASCIO UNA CANZONE" (TLUC), condotto dalla solita "attrice" Clerici.
Che pena, poveri ragazzi (anche se sanno i rischi che corrono).
Io normalmente non guardo mai la dea TV (l'ho lanciata fuori dalla finestra tempo fa), ma ho fatto un eccezione, a casa di amici, per seguire una giovane che seguo dai tempi di TLUC: Clara Palmeri.. bravissima ma usata "usa e getta".. e, come lei, tanti altri, praticamente tutti, meno quello scelto e già programmato per la vittoria finale... che io immagino già chi è.
Vanno lentamente, procedono adagio quelli della RAI di Stato (già, quale Stato?).. per incrementare le casse RAI col famigerato TELEVOTO.. Non hanno fretta loro." :(
Un'immagine di Clara Palmeri assieme al giovane 15enne Luigi Cascio che, dopo essere stato illuso di essere sul punto di passare il turno, improvvisamente si è visto notificare l'eliminazione, che lo ha lasciato letteralmente di stucco! Macellato praticamente.... ma con illusione psicologica del genere: "dalle stelle alle stalle". Puro sadismo.. Sigh! §§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§§
ECCO LA CRONACA DELLA TRASMISSIONE DEL 22 FEBBRAIO 2019:Luigi Cascio e Clara Palmeri eliminati da Sanremo Young: la classifica completa ByAntonella Latilla
Prime eliminazioni a Sanremo Young 2019. A fine seconda puntata sono stati eliminati due concorrenti: Luigi Cascio e Clara Palmeri. Il primo si è esibito nel corso della serata con Bianca Atzei mentre la seconda con Mietta. I due si sono piazzati alle posizioni più basse della classifica (risultato del punteggio del televoto e della giuria) insieme a Kimono e Eden e sono stati poi definitivamente eliminati da Luca e Paola, presenti nel programma in qualità di giudici supremi. Ma in che modo Luigi e Clara sono stati eliminati?
La classifica è stata la seguente:
1. Giovanna Camastra 2. Giuseppe Ciccarese 3. Beatrice Zoco 4. Tecla Insolia 5. Antonio Vaglica 6. Maxi Urban 7. Luigi Cascio 8. Kimono 9. Eden 10. Clara Palmeri
Clara Palmeri è stata votata dall’orchestra ma non è bastato. Dopo aver ottenuto l’ultimo posto in classifica, (incredibile ma vero) Clara Palmeri ha ricevuto il voto del direttore dell’orchestra (ipocrisia allo stato puro), che ogni sera può assegnare un punto al concorrente considerato più meritevole. Questo vantaggio non è servito più di tanto alla ragazza, che salendo dal decimo al nono posto è rimasta (anche per forza.. ipocrisia?) sempre nella zona più bassa della classifica.
A fine serata Luca e Paolo (i due comici) hanno salvato solo due ragazzi: la scelta è ricaduta su Kimono e Eden.. eliminando anche in modo sadico e spettacolare i malcapitati ragazzini Luigi Cascio e Clara Palmeri.
Sanremo Young: Da segnalare che Giovanna Camastra – prima al televoto – è stata la concorrente di Sanremo Young più votata anche su Instagram. La quindicenne (QUI NEL TITOLO ESPRESSA COME "LA BAMBOLINA") ha cantato Ti innamorerai in duetto con Marco Masini (il già quotato vincente per questo genere di votazioni).
Riccione, oggi, 28 aprile 2017, è avvenuto il funerale di uno degli eroi della Patria nella seconda guerra mondiale.. un aviatore.. maresciallo dell'aeronautica, scomparso proprio il 25 aprile scorso!. Il suo nome Eliseo Ricci, riccionese, anche se di origini di San Benedetto del Tronto. Si sono stretti attorno a lui, per l'estremo saluto, la famiglia e parenti con tutti gli amici più cari, me compreso. Nonostante la grande umiltà di Eliseo, hanno fatto onore al feretro, portandolo in spalla, un picchetto d'onore dell'Aeronautica militare in alta uniforme. Posso dire: "Io c'ero!"... E sembrava scherzassi quando dicevo "qui ci vorrebbero anche le "Frecce Tricolori" perché considerando il suo glorioso passato, Eliseo Ricci lo avrebbe meritato. Ed è per questo che ho voluto creare e che pubblico, questa immagine in suo onore come saluto! Una immagine incontrata per caso, una immagine anomala con un aereo fuori stormo senza alcuna scia! Mi piace immaginare che su quell'aereo ci sia il pilota comandante Eliseo Ricci, combattente e reduce della seconda guerra mondiale! CON LA SCORTA DELLE FRECCE TRICOLORI! Vai Eliseo! Vola beato, guarito e giovane nella luce e nell'azzurro sterminato! Ti hanno recitato "l'ETERNO RIPOSO".. io, essendo contrario, invece dico: "riposa un po' e poi vola felice nella grandezza dell'universo coi suoi Dei. Non smetteremo mai di volerti bene. Già ci manchi!" ... Peccato che la città di Riccione non abbia dato alcun tributo.. ma capiamo, considerato i tempi di caos che la città sta attraversando. Un forte abbraccio.. di nuovo, alla famiglia.
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MIO articolo su 5° Stormo dell’Aeronautica a Rimini - RIMINI SPARITA:
Riccione, 28 aprile 2017. Si è svolto oggi, presso la chiesa “S. Angeli Custodi” il funerale dell’ufficiale, maresciallo dell’aeronautica di Miramare di Rimini in pensione, che tanto ha fatto per il suo Stormo, ELISEO RICCI. Si è spento all’età di 97 anni, proprio il giorno 25 aprile scorso. Era nato a Monteprandone il 25-12-1920. Un eroe che ha combattuto durante la seconda guerra mondiale sul suo aereo contro Rommel, nel deserto. Un emozionante tributo con tutti gli onori è stato dato da un PICCHETTO D’ONORE dell’aeronautica di Cervia giunto sul posto, militari che hanno trasportato il feretro a spalla e vegliato per tutta la durata della messa, in piedi, quasi sull’attenti, attorno alla bara, davanti all’altare. La salma è stata inumata presso il cimitero Nuovo nel comune di Riccione, accanto alla tomba del figlio Ermanno scomparso nel 2011. Numerosi gli amici presenti. Si è sentita la mancanza del Comune di Riccione, ma considerando il caos attuale nel quale si trova attualmente, non si poteva aspettarsi nulla. Eliseo Ricci lascia la moglie Vanda, figli, generi, nuora e nipoti con tantissimi amici che lo amavano, e lo amano ancora, per il suo grande cuore e simpatia. Ci mancherà. Sincere condoglianze alla famiglia con forte abbraccio. (Giuliano Gil Brezza)
Distruggere i sogni, distruggere la fantasia, distruggere
l'immaginario e immaginazione, non far pensare oltre gli schemi, alienare la
felicità di un momento magico... vero.. non vero.. chi può dirlo... certamente
certi uomini travalicano il normale... altri vorrebbero che tutti fossero
freddi insensibili senza sogni.. perché sognare libera l'uomo dalle sue carene
che il sistema gli imprime per essere conforme alla massa.. qui di seguito uno
stralcio di un pensiero affidato ai posteri, da parte di un uomo che al di là
se era vero o non vero ha fatto sognare un intera generazione con la sua forza
interiore... a differenza di altri che sono alla ribalta con trasmissioni che
hanno la loro notorietà grazie al mainstream.. a voi il giudizio..
IL VILE “SCIENTISMO” DEGLI ARROGANTI SERVI DEL POTERE
Uno degli argomenti che mi avete suggerito di trattare
qui riguarda la propaganda cosiddetta “scientifica” ad opera di Piero Angela
& figlio.
Ricordo con amarezza e delusione uno dei programmi
televisivi che rese famoso Angela padre e che guardavo da ragazzino: “Viaggio
nel mondo del paranormale - Indagine sulla parapsicologia”, poi divenuto un
libro (I edizione, Garzanti, maggio 1978).
In quella trasmissione egli rivelò tutta la sua stolida
saccenza (stolido: che ha o dimostra mancanza
d’intelligenza, di prontezza, d’intuito e disprezzo assoluto
(camuffato in modi apparentemente garbati) per screditare l’intero mondo dei
fenomeni “inspiegabili” ed i loro protagonisti, come fece per tutta la vita
istituendo anche, insieme ai suoi pari, l’esecrabile CICAP (Comitato Italiano
per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze).
Mi limito ora a riportare uno scritto da parte di un
testimone agli incontri di Gustavo Rol, uno dei più grandi sensitivi del ‘900,
uomo umilissimo e dal grande cuore che aiutò, senza mai pretendere nulla in
cambio, un numero incredibile di persone con le sue doti straordinarie…
... Mi aveva raccontato dell’inaspettato e durissimo
attacco sferratogli anni prima da Piero Angela e delle successive polemiche
alimentate da articoli e lettere pubblicati su "La Stampa" di Torino.
Era amareggiato perché non riusciva a capacitarsi dell’acredine che il
giornalista televisivo nutriva verso di lui e dell’accanimento con cui cercava
di distruggere la sua immagine, deformando verità e fatti.
“E dire” – mi confessò – “che fu proprio Angela a
cercarmi attraverso comuni amici, chiedendomi di incontrarlo. In verità, io non
incontro volentieri i giornalisti, ma con lui feci un’eccezione e sbagliai. Lo
incontrai due volte in presenza di amici (ndr. buoni testimoni di quanto
accadde), e feci alcuni dei miei soliti esperimenti che parve apprezzare. Mi
era sembrato una persona seria, a modo e persino intelligente, poi i fatti mi
fecero ricredere. Può immaginare il mio stupore quando, qualche tempo dopo, mi
trovai citato in un libro che aveva nel frattempo scritto per dissacrare la
parapsicologia e chi la praticava. Ero indignato! Riferendo degli incontri
avuti con me, Angela ironizzava ferocemente sugli esperimenti che avevo fatto e
che lui definiva giochetti ingenui e ridicoli che qualsiasi prestigiatore da
quattro soldi era in grado di fare. Anche le prove di lettura di un libro
chiuso e di materializzazione di un dipinto erano presentati come trucchi da
baraccone, sui quali era opportuno stendere un cortese velo di silenzio.
Ora, lei capisce che questo non è un comportamento
corretto. Se aveva qualcosa da dirmi, o se pensava che i miei esperimenti
fossero trucchi, avrebbe dovuto dirmelo lì, sul momento, affinché io potessi
replicare e dimostrargli che non era così, e non invece plaudire come hanno
fatto tutti, per poi ribaltare verità e fatti. Chi si atteggia, come fa lui, a
uomo di studio deve essere onesto, leale e soprattutto obiettivo perché altrimenti
tutto ciò che fa o che dice non è "scienza", ma soltanto
"manipolazione". In seguito, per giustificare in qualche modo il suo
proditorio attacco, sentenziò che avrei dovuto farmi controllare da lui o da
qualche suo tirapiedi, in grado di appurare la genuinità dei miei esperimenti.
Ora, con quale animo avrei potuto sottopormi ai controlli di chi aveva già
dichiarato al mondo intero che ero un impostore? Quali risultati avrei
ottenuto? Avrebbe ritrattato le sue affermazioni? Certamente no.
Ma, le dico di più: com’era possibile che scienziati di
fama mondiale (ndr.Einstein, Fermi…), medici (Gavosto, Dogliotti, Mensi…),
letterati (Buzzati, Pitigrilli, Bevilacqua, Temolo…), artisti (Fellini,
Gassman, Zeffirelli…), giornalisti (Casalegno, Lugli, Allegri…), capi di Stato
e di governo (De Grulle, Kennedy, Saragat, Fanfani…) industriali (Valletta,
Agnelli, De Benedetti…) religiosi, filosofi e militari, più uno stuolo di altre
persone di ogni cultura, ceto e Paese che hanno assistito in più di mezzo
secolo ai miei esperimenti, com’era possibile che tutti fossero stati ingannati
da me? Eh sì, per Angela invece era proprio così, perché diceva che erano tutti
incompetenti in trucchi, mentre lui, bravo e perspicace, aveva subito capito
tutto e non si era fatto imbrogliare. Che aggiungere! Una personcina proprio a
modo, obiettiva e per nulla presuntuosa. E io avrei dovuto confrontarmi con uno
così?
Uno studioso, un vero uomo di scienza, quando non è in
grado di dare una spiegazione razionale a certi fenomeni, riconosce in tutta
onestà i suoi limiti e non si ostina a negarne l’evidenza, ribaltando verità e
fatti. Meglio, dunque, rimanere ignorato da una scienza che si comporta così e
che, non essendo in grado di comprendermi, mi oltraggia facendomi sfidare da un
prestidigitatore (il mago Silvan) piuttosto che venir meno a quei principi cui
mi sono sempre ispirato e che sono il fondamento stesso della mia vita.
Caro Blancato, ormai non posso più fare nulla per far
capire a questa "scienza scettica" che oltre alla materia esiste
anche lo "spirito", e che è proprio questo spirito – che è in tutti
noi e che io intuisco appena appena – a farmi fare, a suo comando, tutte quelle
cose che sbalordiscono e che invece qualcuno ha reputato trucchetti ridicoli.
Io avevo dischiuso una porta alla scienza e Piero Angela l’ha chiusa. La sua
arrogante piccineria non bloccherà il cammino dell’umanità verso lo spirito, ma
certamente lo ritarderà di diversi anni. Aveva una porta aperta e l’ha chiusa a
se stesso e al mondo intero. Ed è proprio questa la colpa che non gli perdonerò
mai. Io andrò via da qui prima di lui e da lassù lo aspetterò col dito puntato
per ricordargli il danno che ha causato con la sua vanitosa e cieca
presunzione. Un giorno non lontano saremo tutti chiamati a rispondere delle
nostre azioni e lui dovrà rendere conto, tra le altre cose, anche di questo.”
Mi sono più volte chiesto perché mai Rol mi avesse
raccontato questa sua dolorosa esperienza. Aveva moltissimi e potenti amici,
mentre io ero una conoscenza ininfluente dell’ultima ora. Che cosa pensare? Il
suo era stato soltanto uno sfogo o che altro? Forse sapeva già che, a
differenza di tante altre persone cui aveva aperto il suo cuore, io ne avrei
fatto tesoro e ne avrei parlato per difendere la sua onestà e la sua memoria.
Ho vissuto empaticamente con lui l’amarezza di quei giorni e, vedendo il
tormento che provava, ho contratto in cuor mio un debito morale che ora, a
undici anni di distanza dalla sua scomparsa, sto finalmente iniziando a
onorare...
Libro Con Cd Gustavo Adolfo Rol Il Grande Precursore - Giuditta Dembech
Il libro narra le situazioni, approfondisce i concetti, spiega quelli che sono i retroscena, lo svolgersi degli eventi e delle interviste. Approfondisce e rende comprensibili i dettagli di ciò che il CD permette di ascoltare dalla viva voce di Rol. Libro e CD, insieme, sono la più importante, autentica testimonianza di Rol per le generazioni future. Rol ha scelto il titolo, la copertina e anche la persona amica a cui affidare l'incarico di registrare e raccontare. In piena serenità ha chiarito il suo pensiero, le sue speranze, il rammarico per l'incomprensione della scienza... Altri hanno raccontato esperimenti e cronache, ma Rol desiderava che si scrivesse esattamente quanto leggerete nel libro e ascolterete dalla sua voce, in 74 minuti di parlato. Giuditta Dembech, giornalista e scrittrice di successo, gli è stata amica per oltre vent'anni. Ha reso testimonianza soltanto di ciò a cui ha realmente assistito ed ha ascoltato direttamente da lui. Non tutto il materiale audio è stato pubblicato: molte ore di registrazione contengono nomi e situazioni che per ora non vano divulgati, ma sono là, ben custodite sui nastri originali...
"Ueh Patacca... Dove vai con quello schifo di bici! Nasconditi!"
Un giovanissimo adolescente Marco Pantani da Cesenatico! (tratto da una fiction)
"E questi??!?... Chi sono sti fighetti!!?!?" - "Ueh Patacca... Dove vai con quello schifo di bici! Nasconditi!".... "Ah! Questo schifo di bici?! .. Te lo faccio vedere io adesso!!" - "Non ho mai vèst uno andé acsì fort" (non ho mai visto uno andare così forte). - "PANTANI MARCO, BENE IN SALITA" !
(tratto da una fiction) Con questo video, rischi di diventare come un tossico dipendente: più lo guardi e più torni a guardarlo! Troppo forte! Tranne il finale: io, fossi stato nel coach, per tornare a Cesenatico da Misano, gli avrei dato un passaggio sul pulmino con gli altri.
Un giovanissimo Marco Pantani (in primo piano a sinistra)
nasce nel 1969, da un'intuizione di Cesare Pacassoni che compra una cabina da spiaggia in legno e la piazza in fondo alla pista dell'Aeroporto Miramare di Rimini, là dove i curiosi si appostano per osservare decolli ed atterraggi e magari scattare qualche foto "proibita". Trasforma la porta in portellone, come con un ponte levatoio, e da lì vende piade imbottite di salumi e quant'altro. E poiché era provvisto di due bei baffi quel chiosco di ristoro assume il nome che tutt'oggi conserva, anche perché il figlio Eugenio in fatto di ornamenti pelosi non scherza affatto! Negli anni '70 ci fu il passaggio dagli obsoleti F86K ai moderni e velocissimi F104 e gli appassionati di volo crebbero a macchia d'olio. Nacque così la Piada F104, un mito! Nella rete della aeroporto era stata praticata un'apertura strategica che permetteva ai piloti del 102° ed del 230° gruppo di "involarsi" (è proprio il caso di dirlo!) per incursioni mangerecce. Nel 1975 Maria, la moglie di Cesare, decise di dare la svolta al capanno: lascia il suo lavoro di dipendente di cuoca estiva nelle pensioni di Marina e si "butta". Il brutto anatroccolo diventa quindi cigno: nel menu entrano fagioli con le cotiche, strozzapreti, tagliatelle... tutto fatto lì per lì con l'amore e la capacità di una "arzdora", per la gioia di tanti piloti, che ancora oggi ritornano, supergraduati, da colonnelli o generali o da ricchi dipendenti di compagnie civili e rinnovano il ricordo con pranzi e cene.
Nel 1980 scompare Cesare e così Eugenio, il figlio, cambia mestiere: da barba e capelli a carne e pesce. E non è pentito, perché il locale ha sempre continuato a crescere e nuovi impulsi sono giunti dalla moglie Tilde, dai figli Tania e Juri ed ora anche dal marito di Tania, Adam. Gli avventori sono riccionesi e turisti e tra i tanti ci sono i VIP, che a tavola diventano "umani" e spesso amici: Anna Falchi, Annalisa Minetti, Max Biaggi, Riccardo Fogli, Loris Capirossi, Augusto Daoglio, il mitico compianto cantante originale dei Nomadi, che quando era in tournée, non saltava mai l'appuntamento con la piada Del Baffo, che definiva "la migliore della Riviera".
In questi tempi di novità culinarie, di abbinamenti "strani" e di piatti macrobiotici, emergono le ricette di Eugenio & C. che nascono in famiglia, alla casereccia, e sono il segreto di un grande successo.
La moglie del BAFFO: TILDE IN AZIONE IN CUCINA! Le sue TAGLIATELLE fatte col MATTARELLO e
il suo RAGU' ALLA BOLOGNESE come lo faceva la nonna: NON HANNO PREZZO!!!APPLAUSI!!!
Eugenio Pacassoni: "IL BAFFO" in azione a Barbecue! Il BAFFO N° 2 dato che il padre, Cesare, fu il fondatore.
IL BAFFO, alias Eugenio, detto Paco (a destra) con amici
ECCEZIONALE EVENTO DAL BAFFO!
DOMENICA 27 MAGGIO 2018, FINALMENTE, E' AVVENUTA LA
RIMPATRIATA DEGLI SCORPIONI DI RICCIONE!
UN OTTIMO PRANZO, SOPRATTUTTO VEGANO
NELLA SALETTA RISERVATA CON MUSICA RIGOROSAMENTE ANNI 60!
PER ASCOLTARE LE CANZONI DEGLI SCORPIONI
VAI NEL BLOG RISERVATO AGLI SCORPIONI DI RICCIONE: