La panoramica del SIMPOSIO presso il Cinema Teatro Turismo di San Marino (RSM)
San Marino Repubblica. Sabato 7 maggio 2016 - 17° SIMPOSIO MONDIALE SULLA ESPLORAZIONE DELLO SPAZIO E LA VITA NEL COSMO. Ai Confini dell'Universo.
Intervento di Mauro Biglino. Registrazione della parte iniziale, interrotta, purtroppo, dopo nemmeno quattro minuti, per causa della memoria piena del mio telefonino.
Comunque, il tempo concesso a Biglino è stato veramente poco. Va bene che non era una delle sue conferenze e il tema dell'argomento trattato era specifico, ma non ci si stancherebbe mai di ascoltarlo. Biglino ha concluso con una riflessione e spiegazione, scaturita dai suoi studi in automatico, relativa alla "Immacolata concezione", l'apparizione di Lourdes e la mancanza di macchia e peccato originale. Pubblico rimasto senza parole e sotto shock. Mai sentita da Biglino una simile nota! Sarà che non si era in Italia ma nella repubblica di San Marino che liberava da certe censure? Applausi da standing ovation.
Io con sullo sfondo, Mauro Biglino in azione!
Io con dietro il mio maestro Dott. Idalgo GAZZONI di Cesenatico, studioso di PARAPSICOLOGIA
Mauro Biglino col sottoscritto Giuliano Gil Brezza
Durante una pausa, a passeggio per l'alto di San Marino fino ai castelli e al ristorantino Hocus Pocus condotto alla grande dalla simpatica e bella Simona Vagnini e famiglia: NOTIZIE E RECENSIONI DI "HOCUS POCUS"
Secondo me, e non sono l'unico, il mitico cantante dei MARMALADE, DEAN FORD, è una delle più belle voci di sempre e a livello mondiale! Ancora oggi col suo smalto e grande sensibilità artistica. Nonostante l'età, ha, da tempo, ripreso la sua attività artistica dimostrando grandissimo talento e umiltà nello stesso momento. Un grande. Auguri e best compliments from Italy, Dean! Per sempre tuoi ammiratori!
IL VIDEO>>>
LYRICS: The changing of sunlight to moonlight Reflections of my life Oh, how they fill my eyes The greetings of people in trouble Reflections of my life Oh, how they fill my eyes All my sorrow Sad tomorrow Take me back to my old home All my crying (all my crying) Feel I'm dying, dying Take me back to my old home I'm changing, arranging I'm changing, I'm changing everything Ah, everything around me The world is a bad place A bad place, a terrible place to live Oh, but I don't wanna die All my sorrow Sad tomorrow Take me back to my old home All my crying (all my crying) Feel I'm dying, dying Take me back to my old home All my sorrow (all my sorrow) Sad towmorrow Take me back (take me back) to my old home All my crying (all my crying) Feel I'm dying, dying....
VIDEO: "REFLECTIONS OF MY LIFE"
THE MARMALADE ~ 1969 - original recording ~ HQ AUDIO
******************* TRADUZIONE ITALIANO ***************** EN: The changing of sunlight to moonlight
IT: Il cambiamento di luce solare al chiaro di luna
EN: Reflections of my life
IT: Riflessioni della mia vita
EN: Oh how they fill my eyes
IT: Oh come essi riempire i miei occhi
EN: The greetings of people in trouble
IT: I saluti di persone in Difficoltà
EN: Reflections of my life
IT: Riflessioni della mia vita
EN: Oh how they fill my eyes
IT: Oh come essi riempire i miei occhi
EN: All my sorrows
IT: Tutti i miei dispiaceri
EN: Sad tomorrows
IT: Triste domani
EN: Take me back to my old home
IT: Riportami a casa mia
EN: All my crying (all my crying)
IT: Tutto il mio pianto (tutto il mio pianto)
EN: Feel I'm dying, dying
IT: Senti, io sto morendo, morendo
EN: I'm changing, arranging,
IT: Sto cambiando, arrangiando,
EN: I'm changing,
IT: Sto cambiando,
EN: I'm changing everything
IT: Sto cambiando tutto
EN: Ah.. everything around me
IT: Ah, tutto intorno a me
EN: The world is
IT: Il mondo è
EN: A bad place
IT: Un brutto posto
EN: A bad place
IT: Un brutto posto
EN: A terrible place to live
IT: Un posto terribile per vivere
EN: Oh but I don't wanna die ...
IT: Oh, ma io non voglio morire...
18/01/2016 - Una gradita dedica da parte di una delle persone che tra i miei amici sono le più care: Eva G. - Questa stupenda canzone degli Eagles (le Aquile).
Purtroppo proprio in questo giorno è venuto a mancare Glenn Frey ! In questo gennaio nero per il mondo dello spettacolo e della musica mondiale... Non ci siamo ancora ripresi dal grande vuoto lasciato da David Bowie che vola via per sempre un’altra stella della galassia rock degli anni Settanta: Glenn Frey... se ne va un altro dei grandi protagonisti degli anni ’70: GLENN FREY, chitarrista e voce classica per eccellenza degli Eagles e anche tastiere e armonica.. uno dei fondatori del gruppo insieme a Don Henley (Voce, Batteria, Guitar), Bernie Leadon (voce, chitarra, banjo, pedal steel, mandolino), Don Felder (voce, chitarra, pedal steel, mandolino, tastiera), Randy Meisner (voce, basso, chitarra, guitarrón) e, in seguito Joe Walsh (Guitar, voce, tastiera) e Timothy B. Schmidt (voce, basso, chitarra), e ancora più tardi Timothy Drury alle tastiere..
«Era come un fratello. Eravamo una famiglia e come in tutte le famiglie ci sono stati dei problemi. Ma il rapporto che abbiamo costruito in 45 anni non si è mai rotto: abbiamo costruito qualcosa che è durato di più di quanto immaginassimo... e quel rapporto è stato Glenn a iniziarlo». Questo è il ricordo commosso del suo “fratellastro”, sopra e fuori dal palco, Don Henley, il batterista con il quale tra una sbronza e una rissa Frey ha sempre mantenuto viva la leggenda degli Eagles.
Frey era uscito da tempo dal gruppo (che ha avuto un periodo di oblio durato dal 1980 al 1994 prima del ritorno sulle scene) per dedicarsi alla sua maggiore passione dopo la musica, i motori. In Take it easy, il primo singolo che mandò in orbita le “Aquile” c’era già la sintesi di questa sua poetica, a metà tra la vita spericolata di Steve McQueen e lo spirito avventuriero e letterario di quello che per “Rolling Stone” era e rimane «l’Hemingway del rock».
Glenn è stato un virtuoso della chitarra a dodici corde e la sua voce da finto californiano
cantava con orgoglio quell’Hotel California che ha fatto degli Eagles un gruppo cult e un fenomeno commerciale da trenta milioni di copie vendute solo negli Usa. In realtà Frey era nato a Detroit (Michigan). Una giovinezza vissuta on the road, come il suo autore preferito Jack Kerouac, e in California c’era arrivato alla fine dei Sessanta, scappando di casa e dopo essersi guadagnato da vivere con alcune esibizioni live affiancando Bob Seger. Poi una parentesi in duo con J.D. Souther con cui incise i primi dischi, non certo memorabili. Ma la svolta avvenne sulle rotte del country rock e la sala di incisione in cui suonava per Linda Ronstadt. Lì in quello studio avvenne l’incontro con il suo alter ego alla batteria, Don Henley, il bassista Randy Meisner e il polistrumentista Bernie Leadon. Ed ecco che nel 1971 le Aquile erano pronte per spiccare il primo volo, assistiti dalla casa discografica Asylum, una piccola factory in cui si incrociarono le collaborazioni e i destini dei talentuosi Jackson Browne e Tom Waits.
Tranne l’incompreso concept album Desperado, ogni uscita degli Eagles (Official Web Site) è stata salutata sempre da un successo di critica e soprattutto dalla venerazione del pubblico. Oltre 150 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Il loro Their greatest hits (1971-1975) ha scalato le classifiche e sbancato sul mercato con oltre 42 milioni di copie vendute.
Cifre record, infatti è il secondo album più acquistato dopo Thriller di Michael Jackson. Ma all’apice del successo Leadon e Meisner lasciarono gli Eagles che accolsero l’ingresso dei nuovi Don Felder, Joe Walsh e Timothy B. Schmidt – l’attuale formazione. Ed è proprio con Felder che, con le anime pulsanti dei primi Eagles Frey e Henley, realizzarono la ballata delle ballate: Hotel California.
In Memory of Glenn Frey - Eagles: "Hotel California"
Con The long run nel 1979 i primi segnali dell’imminente scioglimento e la fuga di Glenn nei motori e nella composizione di colonne sonore per il cinema. Con The heat is on, colonna sonora del film Beverly Hills Cop – con Eddie Murphy – un altro bagno di successo internazionale, ma certo ben lontano dai cieli cristallini in cui con Frey volarono gli Eagles.
Ecco un suo ricordo-tributo:
Eagles founder Glenn Frey dies at age 67
Glenn Frey, Eagles founder, dies aged 67 , November 6, 1948 – January 18, 2016
Live At The Capital Centre, 1977
Frey met drummer Don Henley in 1970. When Linda Ronstadt needed a backup band for a single gig, she hired Frey, Don Henley, Randy Meisner and Bernie Leadon on the advice of her boyfriend J.D. Souther. Frey and Henley later joined Linda Ronstadt's backup band for her 1971 summer tour. Afterwards, Frey, Henley, Meisner and Leadon formed the Eagles, with Frey playing guitar and keyboards and Henley playing drums.
Desperado - Glenn Frey with Little River Band (1988)
Glenn Frey (The Eagles), Graeham Goble & Wayne Nelson (Little River Band), live at the Sports and Entertainment Centre, Melbourne, Australia, August 12th, 1988
Armonie come nessun altro! Questi ragazzi hanno scritto della musica grandiosa e impressionante. Il loro suono dal vivo è altrettanto buono come in sala di registrazione. Non si può dire lo stesso riguardo i molti cosiddetti artisti di oggi. Grandi!
"Harmonies like no other. These guys wrote some awesome music. They sound just as good live as recorded. Can't say that for many of the so called artists of today". Great!
"We had no idea that all of our great music would be gone someday, did we? We also had no idea that we were young during the greatest time in history to be young because the music was so unbelievably great back then.... We had no idea it would end.... So sad to hear of Glenn Frey's passing. THANK YOU for all the music... You are the soundtrack to our lives..... we can't thank you enough for that."
The Eagles Interview | 20 Minutes |
'History of The Eagles'
Pubblicato il 08 giu 2014
The Eagles: The highs and lows of one of the most enduring rock groups of all time. In the pantheon of Rock 'n' Roll, few bands have soared as high as The Eagles. Quite simply, they're one of the most enduring rock groups of all time. Even in our digital era, their signature song Hotel California has been downloaded over one million time .... ....