lunedì 10 aprile 2023

"Birthday" - I Pigri vincitori a Mercatino Conca, anno 1969, premiati da Mike Bongiorno. Ricordo

 

https://www.youtube.com/watch?v=ie4Zy9qi2hg

Finalmente creato un video che ricorda un evento che oggi possiamo chiamare unico e storico. Per i suiveurs, amici e i familiari della Band (allora si chiamava complesso) denominata: "I PIGRI", una ricostruzione che fa sembrare di rivivere quella giornata e fa rivivere, dentro il cuore, i compianti amici musicisti scomparsi, componenti del complesso, vale a dire: Marcello Conti (batterista) e Fernando Ferdy Ciandrini detto Gnagno (cantante)

Questo video ricordo rende omaggio anche al paese Mercatino Conca (PU ma in territorio storico di Romagna e Rimini) che ospitò un grande come Mike Bongiorno. 

Per non dimenticare e da portare a conoscenza delle nuove generazioni e abitanti del posto.

Altri commenti appaiono nel video ed anche in calce al video su YouTube. Non si parla di politica e temi scottanti attuali, esprimendo libertà di pensiero e pertanto non saremo bannati. Tranquilli (fino ad un certo punto però). 

Grazie per l'attenzione a tutti e al grande pubblico.



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Alla fine degli anni sessanta, Mike Bongiorno aveva come Sponsor L'OREAL e girava l'Italia conducendo spettacoli e gare per complessi musicali, pubblicizzando i relativi prodotti.
Celebri i suoi QUIZ col pubblico, dal palco.
A chi, dalla platea, indovinava, Mike lanciava un premio: un sacchetto contenente diversi campioni dei prodotti cosmetici "L'Oreal".
Il sottoscritto Giuliano Gil, vinse uno di quei sacchetti premio! E, ancora oggi si vanta dicendo: "ad un quiz di Mike Bongiorno, risposi esatto e venni, da lui personalmente, premiato!" 
Un premio da Mike Bongiorno con un "bravo".. Non ha prezzo! 
Ciao Mike! Ovunque tu sia adesso nelle altre dimensioni! 
(Giuliano Gil)



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"BIRTHDAY" (lyrics)

You say it's your birthday
It's my birthday too, yeah
They say it's your birthday
We're gonna have a good time
I'm glad it's your birthday
Happy birthday to you
Yes we're going to a party party
Yes we're going to a party party
Yes we're going to a party party
I would like you to dance, birthday
Take a cha-cha-cha-chance, birthday
I would like you to dance, birthday
Dance
I would like you to dance, birthday
Take a cha-cha-cha-chance, birthday
I would like you to dance, birthday
Dance
You say it's your birthday
Well it's my birthday too, yeah
You say it's your birthday
We're gonna have a good time
I'm glad it's your birthday
Happy birthday to you

TRADUZIONE ITALIANO:
Dici che è il tuo compleanno
È anche il mio compleanno, sì
Dicono che è il tuo compleanno
Ci divertiremo
Sono felice che sia il tuo compleanno
Buon compleanno
Sì, andiamo a una festa
Sì, andiamo a una festa
Sì, andiamo a una festa
Vorrei che tu ballassi, compleanno
Prendi un cha-cha-cha-chance, compleanno
Vorrei che tu ballassi, compleanno
Danza
Vorrei che tu ballassi, compleanno
Prendi un cha-cha-cha-chance, compleanno
Vorrei che tu ballassi, compleanno
Danza
Dici che è il tuo compleanno
Beh, è anche il mio compleanno, sì
Dici che è il tuo compleanno
Ci divertiremo
Sono felice che sia il tuo compleanno
Buon compleanno



mercoledì 9 febbraio 2022

30/01/2022 - Dottor, Maestro, Idalgo Gazzoni di Cesenatico.. non addio! Ma ARRIVEDERCI!

     Grande perdita per Cesenatico e non solo!

     Idalgo.. il buon Gazzoni.. Se n'è andato di domenica, alla veneranda età di 95 anni, li avrebbe compiuti a metà maggio, un medico, un Maestro, un grande uomo e uomo di Dio. 
     Uomo di Dio perché nato da una mamma che potremmo chiamarla Santa, dato che è stata "figlia spirituale di Padre Pio", ebbe pure lei le stimmate e fondò la chiesetta sul colle di Covignano di Rimini (dietro, poco più i su, il Santuario "Madonna delle Grazie" (dove ogni 13 del mese ci si ritrova per partecipare ad una funzione religiosa organizzata dal suo gruppo di preghiera nato a Rimini, chiamato "IL CENACOLO")


martedì 8 febbraio 2022

"Nascerò con te" (Pooh - 1972) - Un ricordo indelebile descritto nel testo.

"Nascerò con te". -  Una canzone stupenda dei POOH anno 1972, da far venire, a chi ha vissuto quei periodi di inizio anni '70, a cavallo con i favolosi anni '60, lacrime di commozione, soprattutto se ci trovi

Jacquì

dentro qualcosa di autobiografico che sembra quasi che l'autore del testo abbia copiato parte della tua giovinezza e della storia col tuo primo amore.

 Eccola qui, in un paio di video tratti da YouTube. Segue il testo.. un testo di vera poesia, ove vengono riportati gli autori, compositori.

Buon ascolto, buona visione e ... buone lacrimucce se ci si trova sommersi dalla nostalgia e tristezza.




"questa versione originale come del resto altri grandi successi di quella formazione visto che l'album Alessandra è uno dei migliori, è e resterà INSUPERABILE. Vi si respira troppo l'aria di quegli anni, dai juke-box e radio nei bar e sulle spiagge infinite di allora alle feste di compleanno. Perché è calda, sensuale, travolgente, coinvolgente per sound, voce e melodia. Neanche se la band tornasse giovane per magia saprebbe fare come o meglio di allora senza l'atmosfera e il sound di quegli anni ..." (anonimo)

La copertina del Disco LP in vinile (1972) che contiene la song


Il testo:

C'è un respiro in più
Stanotte sei tu
Io vivevo qui
Nel buio così
Ma l'acqua buona
Mi bagnò col suo respiro
E il primo sogno mi copri.
La prima volta
L'amore proprio qui
In casa mia
Senza quasi conoscerti
Poi domandarti
Chi sei
Non lo so
Nascerò fra un minuto
Con te.
La prima volta
L'amore proprio qui
In casa mia
Senza quasi conoscerti
Poi domandarti
Chi sei
Non lo so
Nascerò fra un minuto
Con te.
C'è un respiro in più
Nell'alba sei tu
Sei nata qui
Stanotte così
Ed ogni giorno
Nascerai fra le mie braccia
E come l'acqua mi coprirai.
La prima volta
L'amore proprio qui
In casa mia
Senza quasi conoscerti
Poi domandarti
Chi sei
Non lo so
Nascerò fra un minuto
Con te.
Fonte: Musixmatch
Compositori: Valerio Negrini / Camillo Facchinetti


sabato 22 maggio 2021

Sala da ballo anni 50 - 60 - Le generazioni di una volta

In sala da ballo (niente discoteca) quando iniziavano i lenti e tutti i maschietti giravano a chiedere: balli?....balli? e noi tanti di quei no sperando che arrivasse quello che avevamo adocchiato!! Rientro rigorosamente a mezzanotte, i miei erano ben svegli e sul balcone.....che nostalgia ma in positivo!!!!! (Pinuccia Griseri)


Adriano Celentano "Grazie, prego, scusi" lyrics

                                                                                                             Translation to: EN

Al matinèe del giovedì
ballo il liscio al "Garden Blu"
con l'orchestra serenade.

Spengono le luci,
tacciono le voci,
e nel buio sento sussurrar:

Prego, vuol ballare con me?
Grazie, preferisco di no.
Non ballo il tango col casquè, perciò... grazie,
prego, grazie, scusi, tornerò.

(Instrumental)

Al matinèe del "Garden Blu"
ricchi premi e cotillons,
fasca d'oro per la miss.

Spengono le luci,
tacciono le voci
e nel buio senti sussurrar.

Prego, vuol ballare con me?
Grazie, preferisco di no:
non ballo il tango col casquè, perciò... grazie,
Prego, grazie, scusi, tornerò.

Prego, vuol ballare con me?
Grazie, preferisco di no.
Non ballo il tango col casquè, perciò... grazie,
prego, grazie, scusi, tornerò.

On Thursday's morning
social dance
in Blue Garden
cooperation of orchestra Serenade.
Extinguished lights,
voices are quiet
and in the darkness I feel...
Please,
Want you dance with me?...
Thank you,
I prefer not:
I'm not dancing tango casquè,
so...
Thank you.
No worries. Thanks, sorry, I'll return!

On Thursday's morning
in Blue Garden
Awards and favours,
Gold for a Miss.
Extinguished lights,
voices are quiet
and in the darkness I feel...
I'm not dancing tango casquè,
so...
Thank you.
No worries. Thanks, sorry, I'll return!




venerdì 19 marzo 2021

Il mestiere sfuggente di "genitore-educatore" verso i propri figli


Riccione, 19 marzo 2021 (festa del papà)

Si dice spesso che nessuno insegna a essere genitore. Questo è vero, soprattutto perché ogni bambino è diverso e le ricette sono inutili. Tuttavia, conoscere gli errori più comuni nell’educazione dei figli ci aiuta a commetterne meno.
A volte è proprio la paura di sbagliare a farci sbagliare: la pressione del nostro ambiente sociale può essere molto forte.

Per un genitore, fare l'educatore del proprio figlio è sempre stato molto impegnativo e difficile: questo nei tempi lontani, quando lo sviluppo delle società procedeva al rallentatore. Poi, con la tecnologia ed il progresso è avvenuta una accelerazione fortissima e questo ha sbilanciato di molto l'equilibrio dell'educatore: tutto rivoluzionato, diventato obsoleto, sorpassato. Le nuove generazioni si trovavano in un mondo molto diverso dalle precedenti.

Per il povero educatore, aggiornarsi era necessario, come del resto è sempre stato da che mondo è mondo. Solamente che stavolta gli aggiornamenti dovevano essere continui, producendo uno stress e conflitti interiori enormi. Da parte dei figli, la nuova mentalità, la scarsa cultura, dovuta alla scarsa attitudine agli studi e al dialogo in famiglia, grazie (ahimè) alle numerose "gioie effimere", come telefonini, Playstation, TV sempre più sofisticate e ricche, Socials etc, rendevano il compito del genitore-educatore, sempre più impegnato a lavorare in modo abnorme e nel duro compito di gestire il bilancio familiare, sempre più tassato, una "mission impossible", un’impresa ardua.

Dal dopoguerra in poi, con la rapida escalation del progresso e sociale, gli errori derivanti, aumentavano e lasciavano il segno, diventando indelebili. Qualche educatore desisteva con la classica alzata di braccia ed il classico: "non ci possiamo fare nulla". Qualche altro non demordeva, insistendo come poteva, senza comunque poi poterne cogliere i frutti e dichiararsi soddisfatto e fiero. Anzi, a lungo andare invidiava quei genitori che educavano sommariamente e scarsamente.

Imparare il mestiere di genitore-educatore, in un mondo simile, non serve a nulla quindi, dato che tutto cambia nel giro di pochissimo e quello che si è appreso diventa obsoleto, sorpassato e poi, si corre il rischio addirittura di sbagliare, di fare il contrario di quello desiderato. Quello che andava bene ieri, non è detto che vada bene oggi. Ecco perché questo è il mestiere più difficile al mondo, al giorno d'oggi. E non è da tutti, purtroppo. Peccato, perché le nuovissime generazioni saranno poi, gli uomini del domani.

Ai propri figli, nonostante gli anni, l'età di ciascuno che aumenta, un genitore non smetterà mai di trasmettere dati educativi, (soprattutto se per cause della vita si era trovato troppe volte emarginato) pur restando aperto agli input esterni, pure provenienti dai propri figli. Attingendo a sua volta lezioni che continueranno a sviluppare quell'aggiornamento che mai ha interrotto. Del resto, come dice anche il famoso detto: "non si finisce mai di imparare", che vale, comunque, per tutti: figli e genitori.

(nota):

non dimenticherò mai quello sguardo di mia figlia piccolissima, quando, per la prima volta, “assaggiò” uno scappellotto di sculacciata, sperimentando e apprendendo che al mondo esiste anche la violenza:

mentre si allontanava, guardandomi, iniziando a piangere, con lo sguardo incredulo, meravigliato, pieno di stupore e sofferenza, con gli occhi lucidi di dolore certamente più psichico che fisico. Ho la foto stampata dentro me e quando ci penso, provo anche io una grande pena. 

Ma è la vita.. la vita è anche questo: gioie e dolori. Volenti o nolenti, fa parte di una sana educazione, perché poi si continua a costruire dopo aver gettato anche questo tipo di fondamenta, che non si vorrebbe mai gettare. Scappellotti non ne ha ricevuti più: non ce ne fu più bisogno: bastava un’occhiata di intesa… 

Ecco, l’intesa tra genitore-educatore e figlio! Questo è uno dei segni più importanti di una buona educazione effettuata ed in corso. Chiaramente sempre unita all’amore che è il catalizzatore di tutto.

(Papà, babbo, Bino Giuliano)

LETTERA DI UN PADRE ALLA PROPRIA FIGLIA:

Lo so che non posso scegliere per te, ma vorrei tanto vederti insieme ad un uomo che sappia apprezzarti per la donna che sei, un uomo che ti ami e che ti rispetti sempre, qualsiasi cosa accada. Mi auguro che tu possa avere accanto un uomo che si prenderà cura di tutto, perché nonostante tu ormai sia una donna, io ti vedo sempre la mia piccolina.

Ti auguro di innamorarti della persona giusta, quell’uomo che si perda nei tuoi occhi, che ti guarda come non ha mai visto nessuna, che ti dà tutto. Voglio che ti innamori di un uomo che sia in grado di difenderti dai mostri e che voglia combattere tante battaglie insieme a te.

Ti auguro di innamorarti di un uomo che sia in grado di cucinare per te, soprattutto in quei momenti in cui hai bisogno di sostegno, un uomo che vuole sentirti sempre per sapere come stai e per come sta andando la giornata.

Innamorati di un uomo che, indipendentemente da ciò che crede e ciò che pensa, ti apprezza per quella che sei. Un uomo che rispetti la tua famiglia e i tuoi amici, un uomo che sia onesto con te, che sia capace di rubarti il cuore.

Innamorati di un uomo che non ti dica sempre ti amo, ma di un uomo che sia capace di dimostrarlo, un uomo che quando ti guarda pensa che tu sia la donna più bella del mondo, un uomo che faccia delle piccole cose per te che ti dimostrano quanto è grande il suo amore.

Innamorati, allora, figlia mia, di un vero uomo.
Perché te lo meriti, non dovresti accontentarti di meno.
Non accontentarti mai, trova sempre il meglio.

Te lo dice una persona innamorata di te: tuo padre... 
il tuo saggio consigliere !

sabato 20 febbraio 2021

Giuseppe "Beppone" Migani - Riccionese DOC. Un caro vecchio amico che ci lascia.

 Un caro vecchio amico che se ne va. Combatteva da tempo contro un male inesorabile, resistendo, ma il fato ha voluto che se ne andasse per causa di una banale caduta in casa! Ci sentiamo più soli adesso caro Beppone! Non un addio, ma un arrivederci!

Ai famigliari tutti, sentite condoglianze e forte abbraccio.

Ecco l'articolo tratto dai giornali:

"Lutto a Riccione per la scomparsa del ragioniere e albergatore Giuseppe Migani, deceduto ieri a 77 anni. In città era molto conosciuto non solo per la sua attività lavorativa, ma anche per l’impegno politico profuso per decenni, prima nella Democrazia Cristiana e poi in Alleanza Nazionale, dove aveva rivestito anche il ruolo di segretario. Innamorato della "cosa pubblica" e della sua Riccione, dov’era nato il 14 aprile 1943, Migani ha avuto vari incarichi in Geat, dov’era stato eletto consigliere, e per dodici anni è stato pure nella Confesercenti. Ovunque e in ogni occasione era pronto a confrontarsi, a prendere posizione e a offrire il suo contributo con determinazione, ma sempre con garbo e stile,. Nonostante gli impegni, Migani ha rivolto lo sguardo pure alla solidarietà, impegnandosi in raccolte alimentari. Conosceva le persone in difficoltà, che era sempre pronto ad aiutare.
"Lo stimavano e aveva acquisito popolarità – racconta il suo amico Ferdinando Gabellini – anche perché in passato aveva gestito diversi hotel importanti come il Nautico, il Milano e, con la moglie Claudia, la Domus Mea, nonché un bar ristorante a Rimini. Aveva poi mollato tutto per seguire il figlio, che è nella Polizia di Stato, in seguito a un gravissimo incidente. Era stato costretto a fare i conti con altri suoi problemi di salute, ma il fisico forte, l’amore per la nipotina Bianca e la vicinanza della moglie Claudia gli hanno dato forza e coraggio per andare avanti". Prosegue: "Ci siamo ritrovati in Confesercenti. Giuseppe era una persona precisa, non gli sfuggiva una virgola, era uno di quei ragionieri che facevano i conti a mano. Seppure molto riservato, tutti, di destra o sinistra che fossero, a partire dai precedenti sindaci, gli chiedevano consigli. Purtroppo domenica nel dar da mangiare ai suoi uccellini è caduto ha battuto la testa e si è rotto l’omero. Ieri doveva sottoporsi all’intervento, ma è spirato". Amici e conoscenti, con la moglie, i figli Filippo e Laura, il fratello Riccardo e a tutti gli altri parenti si uniranno in preghiera per il santo rosario, domani sera alle 20 nella Chiesa Mater Admirabilis, in viale Gramsci, dove martedì alle 10 si terrà poi il funerale.
(Nives Concolino)

Commenti dal Web e non:

Donatella Picano (21/02/2021) - Un pezzo di storia di Riccione che se ne va. Gran bella persona di grande umanità. Grazie Giuseppe per quanto hai fatto sempre per tutti. Le nostre lunghe chiacchierate rimarranno per sempre nel mio cuore. Ciao Giuseppe R.I.P.
Yvonne-Eve Beresford-James (Eve Griffin) (21/02/2021) - Respect
Nena Benelli (22/02/2021) - Una bella e buona persona Giuseppe, anche Volontario della Croce rossa.. ha collaborato a molte iniziative sempre disponibile ad aiutare i meno fortunati.. Condoglianze alla Famiglia.
Isabella Zavatta Althoff (22/02/2021) - Sentite condoglianze
Yvonne-Eve Beresford-James (Eve Griffin) - Respect






Riccione - Amici per la pelle: (da sx a dx: Franco, Gianni, Beppone)  

giovedì 28 maggio 2020

Il saluto dei Pooh, i nostri Beatles/BeeGes italiani, nel loro ULTIMO CONCERTO.


ROBY FACCHINETTI ha dichiarato: che dire.. bisogna pensare, riflettere su questo ultimo atto, su questo nostro traguardo e non posso che tirare le somme e dimostrare un senso di gratitudine nei confronti di tutte quelle persone che hanno fatto parte di questa nostra storia, magari solo per un giorno; e sono tante. Innanzitutto voglio rifare il nome di VALERIO NEGRINI, perché lui è stato il vero protagonista per la nascita dei Pooh e per tutto quello che ci ha lasciato, che ha scritto; e poi vorrei ringraziare STEFANO, DODI, RED, RICCARDO; poi aggiungerei anche MAURO BERTOLI, della primissima formazione, MARIO GORETTI, GILBERTO FAGGIOLI, il primo bassista dei Pooh. Grandissima gratitudine nei confronti del pubblico, straordinario, che non ci ha mai abbandonati ... un pubblico storico che ci segue dal principio, da quarant’anni o da trent’anni ... Grazie. Grazie alla nostra storia, grazie alla nostra musica, grazie a voi giornalisti… anche ai detrattori, a partire da Fegiz in poi (scherzo!) che però ci hanno sempre accompagnati, nel bene e nel male. Grazie, grazie, grazie veramente. (Estratto dalla conferenza stampa di Milano del 28 settembre 2015)


Pooh - Pensiero (Official Video - 2015)